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PAVIA. Presentata l'app #MappiamoliTutti e il creatore garantisce: "Non saranno mai citate persone"

Creato il 23 aprile 2015 da Agipapress
PAVIA. Una campagna di crowdfunding per realizzare un'app sulla geografia delle mafie. Si chiamerà #MappiamoliTutti e punterà a ricostruire tutte le infiltrazioni mafiose in Italia, partendo dalla Lombardia, espandendosi nel nord Italia per toccare in seconda battuta tutte le regioni della penisola.
Per finanziarla, è stata lanciata una campagna di crowdfunding, alla quale stanno lavorando circa 20 persone, tutti ex studenti dell'Università milanese Nando Dalla Chiesa.
L'obiettivo finale della campagna è dare vita a una start up che si occuperà della realizzazione e della fruibilità dell'app. Per sostenere il progetto, è possibile donare dai 5 euro in su
www.mafiamaps.it tramite carta di credito o bonifico bancario. La campagna di crowdfunding è partita il 21 marzo e terminerà il 23 maggio, giorno in cui si ricorda la Strage di Capaci.
Attraverso l'app, chiunque avrà  a disposizione le informazioni sulla mafia sul proprio smartphone o tablet.

"Attualmente il sapere è sparso fra differenti fonti ed è difficile reperirle - ha spiegato il fondatore Pierpaolo Farina, già creatore di Wikimafia -. Quando si deve diffondere consapevolezza sul fenomeno mafioso non si riesce a rendere un'esatta proiezione geografica. Grazie a #MappiamoliTutti si potranno selezionare le inchieste per provincia, attivando alert e notifiche. Le associazioni partner potranno attivare notifiche per diffondere i loro eventi".
Per ora la campagna di crowdfunding ha consentito la raccolta di circa 6.500 euro, non ancora sufficienti per sviluppare l'app sulla sola Lombardia. E Farina lamenta che "molti vip dell'antimafia, come Pif, non hanno voluto dare il loro contributo". Il target di riferimento dell'app, per ammissione degli stessi sviluppatori, andrà dai 15 ai 55 anni. Piu o meno i fruitori standard di Google e Wikipedia. 
Ma in un momento storico in cui anche i colossi dell'informazione stanno riscontrando enormi problemi a causa dell'applicazione del diritto all'oblio, come assicurare una gestione precisa di informazioni inerenti alle infiltrazioni mafiose? "Non verranno mai citate persone singole - garantisce Farina - ci baseremo solo su numeri e casi oggettivi".

a cura di Serena Baronchelli


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