PAVIA. Prodi parla dell'Africa ma sulla Scozia: "Non ce n'è una italiana"
Creato il 20 settembre 2014 da Agipapress
PAVIA.L’Africa è un continente
pieno di contraddizioni. A metterle in luce e a discuterne con i pavesi è stato
il professor Romano Prodi in un incontro tenutosi ieri in Aula Volta in Università a Pavia.
“Il 20% delle terre emerse fa parte del territorio
africano – ha spiegato davanti a un pubblico attento e silenzioso – non è
possibile che il Pil del Paese sia allo stesso livello del 1980. Esistono
problematiche enormi legate alle scarse aspettative di vita e alle differenze
di reddito. Il Presidente USA Barack Obama ha dato enormi speranze alla
popolazione africana, ma non è seguito alcun fatto. E’ora di fare qualcosa”.
Prima di esternare le sue riflessioni in aula Volta, però, l’ex presidente del consiglio ha commentato l’esito negativo del referendum sull’indipendenza
scozzese.
“Le previsioni facevano pensare a un testa a testa fra i sì e i no –
ammette Prodi - ma la posizione degli Scozzesi è stata netta. Tutto sommato è
un bene: verranno risparmiati degli scossoni all’Europa e delle tensioni
all’intera Gran Bretagna. Pensate alle conseguenze che tutto ciò avrebbe avuto:
la Gran Bretagna senza la Scozia finirebbe per essere un Paese a maggioranza
conservatrice”.
Parere negativo anche sulla utilità della delegazione leghista
arrivata in Scozia due giorni fa e capitanata da Matteo Salvini.
“A mio avviso
questa situazione toccava poco l’Italia – scuote la testa il professore - Era
importante per la Spagna, forse per il Belgio, ma il discorso italiano è
completamente diverso. Nel prevedibile futuro non esiste una Scozia italiana”.
a cura di Serena Baronchelli
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