"Siamo stati percepiti per anni come troppo vicini ai partiti e alle istituzioni, a prescindere dal colore politico - ha dichiarato il segretario nazionale - mi dichiaro colpevole di aver lottato in questi anni per dare ai lavoratori orari umani, salario adeguato e condizioni di vita dignitose. Non possiamo accettare le critiche di chi ci sta riportando a una condizione di povertà che non dovremmo essere costretti a sostenere. Dobbiamo andare a scuola da Obama e non dalla Merkel. Se il paese è in crisi non può pagare i debiti. Stiamo pagando la crisi finanziaria globalizzata, che ha fatto guadagnare alcuni ed è stata scaricata sui più deboli".
Il Fondo monetario Internazionale ha un pensiero ben delineato: in tutti i Paesi in cui il sindacato non è unito e non viene avvertito come realtà influente, la forbice fra ricchi e poveri si allarga.
"La globalizzazione ci ha lasciato le multinazionali che vengono in Italia a fare shopping - ha commentato Barbagallo -. La riforma Fornero è la più iniqua possibile: i lavori non sono tutti uguali e i lavoratori non possono andare tutti in pensione nello stesso momento. Questo paese si sta avviando all'estinzione. I giovani non fanno figli perché non hanno certezze nel futuro. Per non parlare della scuola: la Uil è per una scuola pubblica, libera e democratica. In questo Paese moltissimi parlano di lavoro, pochissimi sanno di cosa parlano".
Danilo Margaritella
La situazione potrebbe migliorare, almeno a Pavia."Pavia è una città a misura d'uomo - ha esordito il segretario regionale Danilo Margaritella, richiamando volontariamente il programma elettorale del sindaco Massimo Depaoli -. Pavia ha due eccellenze: Policlinico e polo universitario, due settori pubblici che vivono oggi situazioni di estremo disagio rispetto ai mancati rinnovi contrattuali. La scuola è vittima di una riforma scellerata, che vuole consegnare i destini di molti nelle mani di pochi. In provincia sono ancora in caduta libera il settore dell'artigianato, tessile, trasporti ed edilizia. I dati nazionali ci indicano un Pil che avanza a lentissima velocità. Se non si procede a investimenti pubblici e privati, restituendo potere d'acquisto a lavoratori e pensionati non si potrà cambiare rotta".
È notizia di questi giorni che il Governatore della Lombardia Roberto Maroni intende introdurre un reddito di cittadinanza per contrastare la nuova povertà. "Noi preferiamo chiamarlo reddito minimo garantito - precisa Margaritella -. Ci sono 700mila cittadini in difficoltà che devono essere urgentemente aiutati. Per quanto concerne la riforma sanitaria, invece, chiediamo risposte certe sui ticket, sulle RSA e sull'occupazione".
Risposte che, almeno in teoria, sarebbero potute arrivare da Expo, attualmente quasi non pervenuto a Pavia, città agli occhi dei più sporca e priva di attrattive.
"Sui temi dell'Expo Pavia ha moltissime carte da giocare ed è strategicamente vicina a Milano - ha riconosciuto Margaritella - Alla Uil di Pavia il compito di gestire queste fasi delicate. Oggi si è compiuto un piccolo passo verso il rilancio, ma un grande passo per la Uil".
"La speranza deve esserci o non faremmo bene il nostro lavoro - ha aggiunto il segretario cittadino Carlo Barbieri - Il rilancio vero di Pavia deve partire dai servizi. Abbiamo stipulato un accordo con Confindustria per rendere attrattivo il territorio e per difendere il lavoro che abbiamo".
a cura di Serena Baronchelli