Romeo Iurilli
PAVIA. Mancano 500 giorni ad Expo 2015 e mentre in provincia si lavora per creare una fitta rete di relazioni e azioni che possano capitalizzare al meglio l'evento, occorre fare una riflessione sul settore commercio all'indomani dei dati ufficiali relativi ai primi sei mesi del 2014 in Lombardia. Il settore ha fatto registrare un trend negativo in tutta la Lombardia, tra aperture e chiusure per il settore food e no food, con un saldo di meno 1309 esercizi, un dato che coinvolge anche la provincia di Pavia dove il 2014 ha visto una contrazione del mercato tale che il saldo tra food e no food è pari a meno 99 esercizi. “Ogni tre giorni chiude un esercizio commerciale - commenta il presidente della Confesercenti Romeo Iurilli - “Il settore più debole è l'abbigliamento l'unico in crescita il commercio ambulante gestito da extracomunitari, mentre una lieve crescita si è registrata anche per il commercio via internet. Per quanto riguarda il settore food, abbiamo avuto un trend negativo di meno sei esercizi per la ristorazione e addirittura meno 12 per i bar”. Il quadro emerso dai dati resi noti dalla camera di commercio da gennaio a luglio 2014 non sono confortanti, non solo, facendo un'analisi dei consumi relativi al quinquennio 2007/2012 risulta esserci una contrazione di 5,4 punti percentuali che analizzati nei singoli settori sono: meno 9,3 percento per gli alimentari, meno 10,50 per mobili ed elettrodomestici, meno 4,4 per istruzione, meno 12,50 terziario, addirittura meno 22,7 per i trasporti, meno 2,5 per alberghi e ristoranti con l'unica eccezione della sanità che ha fatto registrare un più 8,8 percento. “La sanità è un settore su cui noi pensiamo si possa puntare per dare alla proposta di Pavia in ambito di Expo una unicità tale da riuscire a catalizzare il pubblico - analizza il presidente di Confeserecenti -. Nella primavera scorsa abbiamo consegnato a Maroni, un documento in cui analizziamo le criticità che potrebbero emergere per la provincia di Pavia e diamo alcune indicazioni per riuscire a convogliare i turisti nella nostra provincia”.Alimentazione e salute, Pavia polo di eccellenza Smart Cities ecco il tema da affrontare e suggerito da Iurilli. “Noi pensiamo che affrontare il grande tema dell'Expo non significhi solo affrontare i grandi temi della necessità alimentare del pianeta, ma anche e soprattutto nel mondo occidentale, quello dello stile di vita. In tutto il mondo sono aperte campagne contro l'obesità, gli stessi Stati Uniti con la First Lady sono molto attenti al riguardo, per combattere le malattie dovute ad una cattiva ed esagerata alimentazione, quindi noi potremmo, grazie al nostro polo sanitario di eccellenza e ai ristoratori con iniziative ad hoc, rendere Pavia capitale di questa battaglia per Expo”. Alimentazione, salute, comportamenti urbani, sport e mobilità individuale a Pavia possono trovare proposte concrete. “ Sarebbe opportuno – prosegue Iurilli – costruire un Forum su queste tematiche che ci aiuti ad affermarci come protagonista originale e innovatore nel contesto di Expo 2015”.
Valorizzazione del territorio attraverso testimonial importanti
Secondo ricerche prodotte da Expo 2015 i turisti che arriveranno per l'evento si intratterranno in media due giorni se italiani e 5 o 6 giorni se stranieri.“In merito a questi dati noi abbiamo sollevato alcune perplessità perché se gli stranieri grazie ai treni veloci rivolgeranno le loro attenzioni a città come Firenze, Venezia e Torino, noi dobbiamo guardare agli italiani e al riguardo devo ammettere che ad oggi il nostro brand è debole se confrontato con zone come Como, il lago di Garda o la Franciacorta."
"Occorre quindi rafforzare il brand dal punto di vista della comunicazione attraverso testimonial importanti e grandi personaggi figli della nostra terra – prosegue il presidente di Confesercenti – mi vengono in mente nomi come Valentino, il professor Alesina, grande economista pavese, o Gerry Scotti. Non solo, a Pavia si parla di Paniere pavese, di River Green, ma questi sono appuntamenti di contorno, occorre fare un'operazione di grande spessore culturale; riprendo quello che ha detto Sgarbi di recente, secondo cui se dovessimo portare i bronzi di Riace a Pavia verrebbero anche gli stranieri. Due i vantaggi oggettivi – conclude Iurilli - la poca distanza da Milano e la presenza della sede della fondazione bancaria Monte di Lombardia da sempre attenta e disponibile”.
Primo appuntamento per Pavia il bando Regionale con scadenza il 14 settembre, le proposte progettuali dovranno essere presentate entro il 10 settembre 2014, l'ipotesi di contributo massimo per la provincia di Pavia sono 170 mila euro.
a cura di Federica Bosco