Quando ero adolescente, insieme al mio amico preferito, nel suo solaio, avevamo posizionato due sedie di paglia appena sotto il lucernario aperto (*) e seduti comodamente fantasticavamo e sognavamo ad occhi aperti..
Il discorso principale verteva sul fatto che volevamo lasciare la scuola ed acquistare un’edicola per guadagnare un sacco di soldi.
L’avevamo anche già individuata.
Non era uno di quegli sgabuzzi di alluminio dove, sia in inverno che in estate, gli edicolanti sono esposti alla mercè dei capricci del tempo!
Li vedevi, in inverno, consegnare i quotidiani bardati nei loro cappotti, con il viso coperto da sciarpe di lana grezza di solito fatta in casa, di quelle urticanti con quei piccoli fili ispidi bianchi caratteristici della lana a basso prezzo, che lasciava libera solo una piccolissima fessura per gli occhi.
Non riuscivano a darti il resto di moneta se non con grande difficoltà perché le mani erano insaccate in enormi guanti!!
Ma noi avevamo visto un’edicola in muratura, proprio adiacente alla stazione!
Aveva anche nell’angolo una stufetta a legna e quando andavamo a comprare ne apprezzavamo sempre il tepore e l’accoglienza.
Sembrava quasi di entrare in una baita alpina. Di fuori la tempesta infuriava, il ghiaccio infido e gelido copriva le buche delle strade ed imbiancava il paesaggio in modo uniforme, dentro l’edicola invece tutte le cose erano ammantate da un dolce tepore.
D’estate, invece, quando fuori era solo arsura e caldo africano, quando la canicola regnava sovrana, la muratura ammantava l’edicola e la proteggeva come la quercia protegge il viandante dal sole rovente di una giornata di luglio!!
Non eravamo mica fessi in effetti.
Lucernaio aperto? (*)
Per forza, mentre parlavamo dei nostri progetti ci accendevamo due sigari che, non era importante la marca o la provenienza (andavano bene sia i cubani che i nostri tipici toscani), rilasciavano un fumo acre e denso, di volume simile a quello di una qualsiasi ciminiera di una azienda di media dimensione!!!
In quanto imprenditori di successo sognavamo di essere invitati alle feste più esclusive dalla crema della società italiana e ci perdevamo per ore in discussioni sulle parole da scrivere nella lettera indirizzata alla famiglia Agnelli dove declinavamo con rammarico l’impossibilità di intervenire ad un loro party!!
La vita poi è andata diversamente.
Non ho visto alla fine tutti questi vantaggi.
Lavorare anche il sabato, tutti i giorni fino a tarda sera, tutte le mattine insieme ai galli, Natale e Capodanno. La domenica !!!!
No no no.
Troppo impegno per il sottoscritto.
Meglio fare il dipendente e avere meno pensieri!!!
Ragazzi, siam mica pazzi!!!!
C.