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PC Magazine #137 - Rubrica

Creato il 09 novembre 2013 da Intrattenimento

Il gioco next gen è dietro l'angolo? Noi ci portiamo avanti...

PC Magazine #137
Questa settimana abbiamo passato alcune ore in compagnia di una TV Toshiba L9 da 65" e un monitor Asus da 31.5", entrambi a risoluzione Ultra HD 3840x2160. L'occasione è stata quella di una prima prova del BattleBox di Nvidia, macchina costruita e venduta da partner locali della casa di Santa Clara (qui le informazioni per l'Italia) che risponde a determinate specifiche tecniche. Nel caso da noi testato dotata di due GeForce GTX 780, processore Intel Core i7-4770 e sufficienti componenti da spingere il prezzo verso i tremila euro. Il punto più che la macchina in sé è l'impressionante performance ottenibile con questa configurazione e i due pannelli citati in apertura, un assaggio di quello che potrebbe essere alla portata di tutti in un futuro non troppo distante. Potete visualizzare alcuni screenshot qui accanto, le immagini parlano chiaro. Gli interrogativi non sono quindi relativi alla disponibilità di tale set up, al momento costoso ma non certo futuristico, quanto piuttosto a quando davvero potremo godere di contenuti pensati ad hoc per risoluzioni simili o addirittura superiori.
PC Magazine #137
Soffermandoci sui giochi, che in fondo sono la nostra ragione d'essere, è difficile pensare (pressoché impossibile) che l'era di PlayStation 4 e Xbox One verrà segnata dalla sviluppo di contenuti creati con in testa tali vette, quindi in molti casi bisognerà accontentarsi oppure attendere fiduciosi dei texture pack che possano soddisfare i sempre più numerosi giocatori PC dotati di monitor ad altissima risoluzione. Per la prima volta dopo tanto tempo si fa sempre più forte la sensazione che, in procinto di un cambio generazionale, la tecnologia già disponibile, oramai giunta alle soglie del pubblico mainstream, superi quella presa come punto di riferimento per i giochi sviluppati nel futuro prossimo. Una sensazione non certo piacevole se si considerano i cicli di vita dei sistemi casalinghi, che superano abbondantemente il lustro di durata.
di Umberto Moioli

PC Magazine #137

COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO

ProcessoreIntel Core i5-4430 € 150.00

Scheda MadreASRock Z87 Pro3 € 95.00

Scheda Video GeForce GTX760 € 220.00

RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 85.00

Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 70.00

Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 150.00

Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00

CaseCooler Master 690 II Advanced € 75.00

CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO € 870.00

PC Magazine #137
Se avete raggiunto il livello Paragon 100 in Diablo III e siete in attesa dell'espansione; se avete già percorso Path of Exile e finito Torchlight 2; se nonostante tutte le ore spese a uccidere mostri e raccogliere tesori la voglia di giochi di ruolo d'azione non si è placata, abbiamo una grande notizia: Grim Dawn è disponibile su Steam con accesso anticipato. Si tratta di uno dei primissimi giochi dei quali abbiamo seguito la campagna su Kickstarter e pare proprio che gli sviluppatori stiano mantenendo le promesse. Fatevi sotto perché potrebbe essere una delle rivelazioni del 2014 e voi potrete dire di averci giocato prima di tutti i vostri amici.
A meno che tra voi non ci sia un generoso magnate deciso a donare quanto manca, la campagna Kickstarter di Raindrop è destinata a fallire. Ma ciò non significa che sia finita per questo piovoso horror a cielo aperto. In questi mesi infatti gli sviluppatori potrebbero avere attratto potenziali produttori interessati al progetto. E in effetti Raindrop ha del potenziale. Immaginate un mondo aperto che alterna sinistri e pericolosi quartieri abbandonati come quelli di Chernobyl a inquietanti foreste spazzate dal vento. Tutti ambienti pervasi da una forza malvagia. Il compito del giocatore è quello di orientarsi tra mappe e indizi per capire cos'è successo al suo mondo. Nel frattempo dovrà però imparare a cavarsela combinando tra loro gli oggetti che trova rovistando in giro. L'ingegno infatti sarà una dote indispensabile per risolvere gli enigmi complessi che troverà sul suo cammino. O semplicemente per costruire trappole letali che gli garantiscano un altro giorno di sopravvivenza sotto la pioggia incessante. I due sviluppatori, Nihad Nasupovic e Max Ramirez, hanno già investito anni in questo progetto, senza mai arrendersi e superando i momenti difficili, come documentato sulla pagina Kickstarter del gioco. Grazie al passaggio al motore Unity 3D, Raindrop ha raggiunto nuove vette artistiche e siamo certi che, comunque si concluda la campagna su Kickstarter, continuerà a crescere, goccia dopo goccia.
Date a Cesare quel che è di Cesare. Altrimenti Cesare viene e se lo prende a furia di calci nel sedere. Con questo spirito di fratellanza ci avviciniamo alla scoperta di Super Roman Conquest, lo strategico a scorrimento orizzontale in un mondo 3D sviluppato da veterani della LucasArts. Come potete vedere dalle immagini del video, questo delizioso progetto unisce lo stile retro che tanto abbiamo amato negli anni Novanta alle più moderne evoluzioni dei sistemi di gioco. Possiamo comandare una singola unità per volta o impartire ordini a gruppi più ampi di soldati, divisi ovviamente per categorie: dottori, arcieri, ingegneri ecc. Quello che però ci ha colpito di più è il cuore del gioco: la possibilità di spostare le truppe da un livello di profondità all'altro della mappa tridimensionale. Questa caratteristica da sola aumenta di molto la profondità strategica di Super Roman Conquest, poiché offre diversi approcci possibili alla battaglia. Inoltre tutte le mappe di gioco sono uniche e rispecchiano le condizioni geografiche e meteorologiche della regione che ricreano. Le premesse sono ottime e la raccolta fonda sta andando bene. Lunga vita a Super Roman Conquest, quindi. E speriamo di potervi riferire quanto prima nuovi sviluppi.
Bloom: Memories è un gioco che sprigiona il suo fascino anche solo leggendo di cosa parla. Se poi ci mettiamo le belle immagini pubblicate sulla pagina di Kickstarter, è davvero difficile resistere al richiamo delle sue sirene, che ci chiedono di scucire un euro e versarlo nel salvadanaio di Studio Fawn. Bloom: Memories è prima di tutto una grande avventura. È vero che mescola elementi tipici dei giochi di ruolo e di azione, ma la sua particolarità è tutta nella varietà di approcci con i quali possiamo affrontare la sfida che ci propone. Per esempio, se non amiamo lo scontro, è possibile finire l'avventura senza uccidere nessuno. Come spiegano gli sviluppatori, dire semplicemente "Ciao" al nostro enigmatico avversario può risolvere la questione meglio delle armi. In alternativa possiamo sempre tentare un approccio furtivo, sapendo però che un passo falso può costarci la vita; oppure ricorrere alla forza bruta, uccidendo quanti più nemici possibili per diventare più forti. In ogni caso è bene sapere che il mondo di gioco reagirà al nostro temperamento, offrendoci un'immagine di sé ora più dolce ora più cupa. A noi questo approccio piace molto, e in particolare ci piace che i dialoghi siano qualcosa di più profondo di un mero scambio di informazioni su dove andare per risolvere una missione. Non ci resta quindi che incrociare le dita e sperare che Bloom: Memories raggiunga i 40.000 dollari richiesti. Mentre scriviamo è a quota 9.688 e mancano ancora 33 giorni alla fine della campagna. Pare quindi che il gioco sia nato già sotto una buona stella.
Un successo straordinario. Ecco come si può definire la campagna Kickstarter di Night in the Woods, che in sole 26 ore ha raccolto tutti i soldi richiesti e anche di più, al punto tale da coprire i costi di tutti gli obiettivi extra. Se vi dicessimo solo che si tratta di un'avventura di esplorazione in due dimensione faremmo davvero un pessimo servizio a voi e al gioco. Come spiegano bene Alec Holowka (autore di Aquaria) e Scott Benson, questo gioco proviene da quella parte profonda di loro stessi nella quale risiedono l'intuito e il senso per la vita, il tempo, e la fine di tutto. L'atmosfera è un elemento centrale in Night of the Woods, senza che per questo la città di Possum Springs debba essere un luogo desolato. Al contrario: la protagonista Mae ha tanti amici fannulloni e svagati come lei che l'accompagnano nelle sue avventure, e può interagire con una popolazione variegata e sorprendente. Inoltre in questo mondo che cambia dal giorno alla notte, Mae può impegnare il proprio tempo con tantissime attività, mentre esplora la città che aveva lasciato e soprattutto il bosco circostante, nel quale sta accadendo qualcosa di misterioso che potrebbe avere a che fare con la decadenza di Possum Springs. Non abbiamo altro da aggiungere. Vi lasciamo perciò al video e vi diamo appuntamento alla recensione, che state certi seguirà di pochissimo l'uscita del gioco, prevista per l'anno prossimo.
di Andrea Rubbini

PC Magazine #137
Novembre sarà un mese allegro per il mondo videoludico. Chiudete in bagno i pupi, zittite le sorelline con un video di Justin Bieber che dorme, date alla mamma un pupazzo di Rocco Siffredi a dimensioni originali, costringete la zia bona a portarvi al mare a gennaio, tanto per vederla congelare in costume, perché sta arrivando la neccsgien! Avete già prenotato la vostra copia di "Can of Duty"? E quella di "Laggelfield 4"? E "L'allegro pirata che gira per i mar vestito come mia nonna quando andava di corpo"? Il Rubbini è talmente eccitato dai titoli in uscito (non diciamogli che i migliori escono l'anno prossimo, sennò ci rimane male) che ha deciso di contare a mano tutti i pixel dello schermo a ogni cambio di frame. Il Moioli è così eccitato che ha deciso di rinunciare alla sua imperdibile serata a base di Benagol e film di Super Mario per giocare a "Kakk" su PlayStation 4. E anche chi sta scrivendo questo articolo è così euforico che si è slogato la mascella a forza di sbadigli. Per fortuna che c'è Underground, la rubrica più spixellata della rete, letta anche dal nuovo sindaco di New York, Bill de Blasio, che la usa per ripassare le parolacce in italiano che gli ha insegnato la nonna emigrata.
Cominciamo con brio da un progetto appena annunciato, ma che solo all'apparir del vero ha fatto cadere miseramente la ricrescita di Pierpaolo: Donkey Me di Bruno R. Marcos. Si tratta di un clone di Donkey Kong con nuovi livelli dallo stile visivo ispirato ai più noti film degli anni ottanta. Così, invece dell'idraulico panzone, prepariamoci a scalare le piattaforme sospese nel vuoto nei panni di Ripley, di Rambo o di Luke Skywalker, tanto per citarne tre. Il gioco non è ancora disponibile, quindi non possiamo consigliarvi di scaricarlo. Però possiamo dirvi che è stato realizzato in collaborazione con dei nomi molto noti della scena indipendente: Gryzor87, Jacobo García, Jaime Ribolleda, Toni Martín e Locomalito. Insomma, c'è di che sbavare fino all'uscita.
Dopo cotanta bellezza, passiamo a qualcosa di altrettanto affascinante, anche se molto più drammatico. Grief è un platform game 2D pieno di stile. Racconta la storia di un bambino che ha recentemente perso il padre a causa di un cancro dovuto al fumo. Il suo scopo è superare cinque livelli giocabili, ognuno dei quali rappresenta una fase dell'elaborazione del lutto come teorizzata da Elisabeth Kübler Ross: la negazione, la rabbia, la contrattazione, la depressione e, infine, l'accettazione. Nonostante l'ambizione, Grief riesce con le sue meccaniche di gioco e con un accorto della musica, oltre che con l'azzeccato stile grafico, a suscitare emozioni e a far sentire una forte empatia per la situazione emotiva del ragazzino. Costa davvero poco (1,99€ su Desura), quindi perché non dargli una possibilità?
Rimaniamo sui temi forti e parliamo di un'altra uscita da tenere d'occhio: Neocolonialism. Si tratta di un gestionale su scala globale in cui bisogna: "Comprare voti. Estrarre ricchezza. Sfruttare la classe operaia. Negoziare. Pugnalare alle spalle. Manipolare i parlamenti. Manipolare il Fondo monetario internazionale. Manipolare il mondo e giocare su una mappa capovolta." Insomma, prendetelo come una versione più realista di Civilization, ma molto più semplice nello svolgimento, in cui bisogna compiere bassezze economiche e politiche di ogni sorta per arrivare ad accumulare soldi su un conto bancario svizzero. Ci ricorda qualcosa? Possiamo leggerlo come un simulatore del parlamento italiano?
Svoltiamo pagina e parliamo di un titolo molto più frivolo e veloce. Appena pubblicato su Steam, Desktop Dungeons mantiene tutte le promesse fatte, ossia essere un gioco da desktop per partite veloci, di circa dieci minuti, ma su cui si ritorna tutti i giorni più che volentieri. Si tratta di un rogulike di cui già abbiamo parlato in passato, ma su cui torniamo volentieri perché è davvero curato e appassionante. La versione finale arriva condita da una tonnellata di contenuti che richiedono molte ore di gioco per essere scoperti. Insomma, se siete alla ricerca di un ottimo passatempo per i prossimi mesi, lo avete trovato.
Che dire invece di Type:Rider? Si tratta di un titolo appena rilasciato, facente parte di un progetto artistico più vasto che comprende anche un'installazione museale e un gioco sociale. L'idea di base è di quelle semplici ma a cui nessuno aveva mai pensato: sfruttare i vari caratteri tipografici per disegnare i livelli su cui il giocatore può ripercorrere la storia dei vari caratteri saltellando tra le varie piattaforme risolvendo puzzle. Sembra incredibile, ma oltre a essere molto bello e affascinante da vedere, è anche divertente. Dategli uno sguardo.
Se siete tra i fan degli horror, non andate via, perché stiamo per parlare di TerrorDrome The Game: Rise of the Boogeyman, picchiaduro a incontri il cui sviluppo è iniziato nel 2005 ed finito pochi giorni fa, con la pubblicazione della versione 2.9 proprio in tempo per Halloween. Vi piace l'idea di combattere al fianco di Jason o Freddy Kruger? Allora non potete non scaricarlo. Nonostante sia un titolo amatoriale, TerrorDrome ha diversi elementi interessanti da proporre, come l'ottimo parterre di personaggi, le molte super mosse e la simpatia di poter piantare un'accetta nel cranio del nemico di turno. Provatelo, tanto è completamente gratuito.
Ultimo gioco della settimana è Luxuria Superbia dei Tale of Tales. Dopo mesi di anticipazioni, in cui è stato difficile capirne anche solo il concept, finalmente abbiamo potuto metterci le mani sopra scoprendo la gioia di carezzare le nostre periferiche preferite come se fossero zone erogene... ma in fondo non è vero che condividiamo molto più tempo con smartphone e tablet che con gli altri esseri umani? Nonostante non ci sia nessun elemento esplicito mostrato sullo schermo, Luxuria Superbia è uno dei titoli più erotici che ci sia capitato di provare, proprio per la natura delle sue meccaniche di gioco. Sicuramente da considerare, anche perché costa un'inezia.
Concludiamo brillantemente questo numero della rubrica, consigliandovi la lettura di uno speciale di Indie Statik dedicato ai migliori tool usati dagli sviluppatori indipendenti. Oltre agli immancabili Unity e Game Maker, troverete strumenti per creare visual novel, interactive fiction e avventure grafiche. Leggetelo se oltre a giocare volete provare a fare il grande salto e passare dall'altra parte della barricata provando a fare qualcosa di vostro.
di Simone Tagliaferri

PC Magazine #137
World of Warcraft
E la nuova espansione del kolossal Blizzard non si chiama The Dark Below come avevano suggerito dei rumor qualche mese fa, ma Warlods of Draenor, e ci riporta direttamente nelle Outland prima che venissero fatte a pezzi.
PC Magazine #137
È stata annunciata proprio ieri sera durante il BlizzCon, l'evento annuale organizzato da Blizzard che molto annuale ultimamente non è stato, visto che l'edizione 2012 è saltata per questioni organizzative. Gli abbiamo già dedicato uno speciale che vi suggeriamo di leggere per saperne di più su cosa affronteranno i giocatori nella nuova scalata verso il livello 100. Un numero che ultimamente non si è fatto ben volere dalla società di Irvine, dato che l'ultimo resoconto finanziario di Activision Blizzard ha segnalato la perdita di altri centomila account di World of Warcraft nell'arco degli ultimi tre mesi. Il trend, cominciato già da qualche tempo, sembra essere rallentato e probabilmente sarà ridotto ulteriormente dall'uscita della nuova espansione: per ora Blizzard può contare su quasi otto milioni di sottoscrizioni, che non sono le dodici milioni di qualche anno fa ma che sono dannatamente tante lo stesso.
Rift
Restando in tema di giocatori che vengono e giocatori che vanno, Trion Worlds è orgogliosa di annunciare che la distribuzione via Steam del suo MMO fantasy, Rift, sta andando a gonfie vele.
PC Magazine #137
Insieme allo sparatutto/RPG online Defiance, Trion Worlds ha registrato ben duecentocinquantamila sottoscrizioni, molte di più di quelle accumulate dopo il passaggio di Rift al modello free to play e l'uscita della prima espansione, Storm Legion. Questo incremento non è un caso, soprattutto perché trentaduemila account sono "tornati" in occasione della nuova patch che aggiorna il client alla versione 2.5: intitolato Song of Dreams, il nuovo update propone ai giocatori un ciclo di quest che li porterà... sott'acqua, nei mari dell'Emberl Isle, a testare per gli sviluppatori il nuovo sistema di combattimento sottomarino. Come se non bastasse, la patch ha bilanciato il leveling nella zona di Iron Pine Peak, ha aggiunto dei nuovi Nexus su cui spendere punti e integrato un bel po' di oggetti nuovi da conquistare. Gli sviluppatori hanno promesso di espandere ulteriormente le meccaniche proposte con questa patch nelle prossime settimane: staremo a vedere.
A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
Ancora risultati finanziari: questa volta tocca a Square Enix, la quale è ha tirato un sospiro di sollievo al vedersi aumentare i profitti grazie al reboot della quattordicesima fantasia finale che, a quanto pare, negli ultimi due mesi avrebbe accumulato ben un milione e mezzo di utenti.
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Square Enix si aspetta di concludere l'attuale quadrimestre con un profitto di quarantasette milioni e mezzo di dollari, più di quanto avesse preventivato alcuni mesi fa. Il gioco, vi ricordiamo, nel caso abbiate trascorso gli ultimi due anni su Saturno, è un reboot di quel disastroso Final Fantasy XIV pubblicato nel 2010 e disprezzato dalla critica internazionale, dai giocatori e qualche tempo dopo pure dai suoi stessi fan ai quali si era finalmente staccato il prosciutto sugli occhi. Adesso il gioco gode di ottima salute e si appresta ad essere aggiornato con una patch che espanderà il suo discutibile endgame.
Diablo III
E ancora dati di vendita, signore e signori, perché Activision Blizzard, la stessa che ha perso centomila giocatori di World of Warcraft un po' più su, ne ha guadagnati decisamente di più per quel che concerne Diablo III.
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Il chiacchierato RPG è stato recentemente convertito per Xbox 360 e PlayStation 3, portando le copie vendute - comprese quelle PC - alla mastodontica cifra di quattordici milioni, a partire dal lancio del gioco avvenuto su PC l'anno scorso. È stato il presidente di Blizzard in persona, Mike Morhaime, a dare agli investitori la lieta notizia, spiegando che i giocatori hanno molto apprezzato i cambiamenti apportati dal team di sviluppo ai bottini e al deleterio sistema di casa d'aste online completamente rimosso prima per la versione console e poi anche per quella PC. Al BlizzCon cominciato ieri sera si parlerà estensivamente della sua prima espansione, Reaper of Souls, della quale sono stati presentati alcuni nuovi nemici proprio la scorsa settimana. Il bestiario proposto sul sito ufficiale mostra creature da incubo come la Death Maiden o il Ghastly Seraph, e farà gola ai giocatori che avevano lamentato il nuovo aspetto troppo cartoonesco del franchise. Inutile dire che vi proporremo le nostre impressioni approfondite di Reaper of Souls nei prossimi giorni, direttamente dal BlizzCon.
The Secret World
Chiudiamo con il MMORPG a tinte fosche di Funcom, che è stato aggiornato proprio questa settimana con il tanto atteso Issue #8 intitolato The Venetian Agenda: ci riguarda da vicino perché, appunto, si parla di Venezia.
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Del Consiglio di Venezia, per l'esattezza, al quale i giocatori dovranno dar prova della loro abilità se vogliono avere la possibilità di affrontare le sfide che li attenderanno a Tokyo nell'Issue #9. La storia riparte dal punto in cui era rimasta in sospeso in Transilvania, e proporrà ai giocatori una serie di quest e ambientazioni nuove di zecca insieme al consueto ambaradan di armi e oggetti. Come se non bastasse, The Venetian Agenda introduce un nuovo sistema di personalizzazione per i giocatori che hanno raggiunto l'endgame: ce lo spiega Joel Bylos in persona, direttore creativo di The Secret World, in un video che vi consigliamo caldamente di guardare se siete dei fan di questo MMORPG free to play.
di Christian La Via Colli

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Bill Gates torna in pista
Microsoft è nel bel mezzo di un vero e proprio maelstrom con grandi progetti cloud, una nuova console, dispositivi mobile e un nuovo sistema operativo che punta a unificare tutti i sistemi. Un vero ciclone contraddistinto da alti e bassi che preoccupano gli investitori. Sul fronte degli smartphone, da circa un anno, si sta muovendo qualcosa, ma nel campo dei tablet Microsoft è ancora una pulce. Contemporaneamente Windows 8 ha avuto qualche difficoltà nel convincere gli acquirenti e i grandi costruttori di PC hanno accusato Microsoft di aver contribuito alla già dilagante crisi che morde i talloni di laptop e desktop. Inoltre Xbox One si trova in difficoltà, forse a causa dei limiti della GPU o forse per il clamoroso ritardo nella distribuzione dei kit di sviluppo, con alcuni giochi piattaforma che girano con una risoluzione superiore su PlayStation 4.
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E in tutto questo c'è stato un cambiamento dirigenziale ad ampio spettro che ha visto allontanarsi Don Mattrick, quello del "abbiamo già una console per chi non vuole connettersi e si chiama Xbox 360", ed entrare in campo Julie Larson Green, rossa fiamma di speranza che dovrebbe dare una marcia in più al progetto Xbox One. Ma lo stravolgimento più importante riguarda, inevitabilmente, l'addio di Steve Ballmer, il viscerale e simpatico compagnone di Bill che non ha mai convinto pienamente come presidente nonostante abbia speso parecchio sudore (davvero tanto) per la compagnia statunitense. A questo punto serve una nuova guida, una nuova testa per il drago dell'informatica che non può più permettersi errori e incertezze. E per evitare questi problemi è pronto a scendere in campo lo stesso Bill Gates, il titano dell'informatica, l'uomo che con i suoi sistemi operativi è diventato il più ricco del pianeta e che anche oggi inanella successi dopo successi nel mondo della finanza. Ma Bill non ha certo intenzione di tornare come dirigente e le sue intenzioni sono di servire come tutor per il nuovo CEO. Non è chiaro se sia stato il consiglio di amministrazione di Microsoft a chiedere l'intervento del fondatore della compagnia ma l'influenza di Gates potrebbe essere fondamentale nel decidere del futuro di progetti come Xbox, Bing, Skype e via dicendo. Il nuovo CEO potrebbe infatti dover prendere decisioni drastiche e se l'onore toccasse a Stephen Elop, ex CEO di Nokia divenuto candidato dopo l'acquisizione della compagnia nordica da parte di Microsoft, questi ha già dichiarato che potrebbe considerare la vendita del comparto Xbox e la soppressione del motore di ricerca Bing.
Hardware di lusso
Con il diffondersi della tecnologia, i computer si sono via via allontanati dalla forma squadrata e spartana delle origini per abbracciare la moda, il lusso e lo stile. Apple è stata indubbiamente pioniera in questo campo ma la storia dell'informatica è piena di case in legno pregiato, schermi extralusso, gadget assurdi e portatili con schermi giganti. Un tipo di lusso tecnologico che esiste ancora oggi con forme e funzionalità ancora più accattivanti grazie alle nuove tecnologie che vanno dalle superfici touch alla robotica. Novità che hanno reso possibile creare case talmente avveniristiche da far invidia al più costoso dei set fantascientifici. Alcune feature, è chiaro, sono superflue, altre sono esclusivamente estetiche e il prezzo, spesso, è eccessivo. Ma possiamo limitarci a guardare, magari pensando al futuro o immaginando di avere un portafogli bello spesso. Il primo passo per stupire non può essere altro che uno schermo ricurvo, in stile primi cinema tridimensionali, ovviamente OLED e quindi costoso come nel caso dello schermo da 55 pollici di LG, primo televisore ricurvo, che arriva a ben 15.000 dollari. E per il tablet da casa? Un bel Lenovo IdeaCentre Horizon Table PC da 27 pollici pare adeguato e, per 1.700 dollari, arriva attrezzato con giochi da tavolo in quantità da giocare in compagnia sulla generosa superficie touch. Ma anche il PC da postazione vuole la sua parte ed ecco un microfono di ottimo livello ispirato al mostro di Lockness al quale si affianca perfettamente l'Intelligent Design Titanium, un mouse interamente in titanio che sfoggia uno stile da studio architettonico newyorkese e un cartellino del prezzo davvero chic da 400 euro. A questo punto è necessario adeguare anche la tastiera al look e ce ne sono di bellissime in metallo. Ma perché non creare un pizzico di rottura scegliendo lo stilosissimo dettaglio dei tasti in legno? Tra l'altro i prodotti Lazerwood sono piuttosto economici e sembrano comodi da usare anche se non si tratta certo di tastiere meccaniche ultra accessoriate. Ma per recuperare in questo senso ecco un router con schermo touch che parte da 99 dollari e può essere riempito di gadget, come il controllo remoto touch screen, fino a costare 590 dollari sonanti. Parecchi anche se decisamente inferiori ai 3.300 dollari necessari per comprare una stampante tridimensionale ad alta definizione. Il dettaglio della Form 1 High-Res arriva a 300 micron e consente di realizzare miniature pressoché perfette con cui completare l'arredamento della scrivania. A questo punto possiamo tornare in salotto dove troviamo un bel tavolino Surface Tension Arcade con rifiniture in legno, vetro inscurito e giochi arcade ridisegnati per il touch. E per chi preferisce il divertimento più adulto bastano un iPad e qualche iPhone per una partita di Poker digitale http://boldpokerapp.com/ che crea un ambiente decisamente adatto a ospitare un barista digitale. Il tocco finale, infatti, è il Bartendro, disponibile in varianti capaci di miscelare sempre più liquidi con prezzi che vanno dai 500 ai 2.500 dollari. Per visionare questa meraviglia non vi resta che cliccare play sul video allegato in questo paragrafo.
di Mattia Armani


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