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PD: basta la parola

Creato il 08 maggio 2013 da Trame In Divenire @trameindivenire

Nel PD c'è gente seria, che mantiene la parola, ne afferma il valore intrinseco, ne conosce il significato. Le parole per il PD, sono come pietre angolari, sulle quali fondare l'edificio della politica, per il futuro del paese, per rispetto degli elettori e dei programmi elettorali. Quello che dicono oggi è legge domani. Basta la parola.

"Mai un governo con chi ha portato l'Italia sull'orlo della catastrofe economica e sociale" avevano detto. Parole che hanno risuonato come un mantra prima, durante e dopo la campagna elttorale. E infatti, da quasi un ventennio, il nemico da sconfiggere è sempre stato Berlusconi, il centrodestra, le politiche liberiste che hanno ucciso il lavoro e le imprese, le leggi ad personam, la corruzione. Non ultimi, nel calderone degli avversari, i tecnocrati votati al governo. Quelli che hanno moltiplicato la crisi, gli esodati, le tasse. Un mantra durato fino ai giorni precedenti alla nomina di Enrico Letta a presidente del governo delle larghe intese.

Basta la parola. Oggi, Berlusconi e il centrodestra sono alleati del PD. Appunto, un partito fatto di politici coerenti che rispettano gli impegni presi e la parola data.

Ancora ieri, durante il voto per la presidenza della commissione giustizia, la candidatura dell'ex magistrato Nitto Palma era politicamente inaccettabile. "Sosterremo una nostra candidatura - avevano detto dal PD - per contrastare quella di un berlusconinano doc e grande difensore delle leggi ad personam: una tra le tante la salva Previti". Come dargli torto? Una vera e propria levata di scudi, quella del PD ieri in parlamento. Saranno stati scudi crociati, perché oggi in commissione giustizia, il PD ha votato scheda bianca, permettendo l'elezione di Nitto Palma, con il soccorso dei montiani di Scelta Civica.

Come non detto. Per il PD, basta la parola e la politica funziona meglio del Falqui, liquefatta: un successone.


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