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Pd, dopo il voto utile ecco il partito dannoso

Creato il 20 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Anni di ecoballe interminabili, ma gli ultimi mesi sono stati una vergogna. Prima il Pd è riuscito a distruggere la sinistra organizzata in partiti, poi ha distrutto se stesso. Adesso può anche darsi che vinca il genio del fallimento, D’Alema presidente della Repubblica! Senza un progetto di cui gli elettori sappiano nulla, una candidatura (sperando che la possibilità non si avveri) frutto solo di intrighi di palazzo!
Se vincerà D’Alema ripiomberemo negli anni Novanta, i tempi di Gorbaciov. Non ci siamo mai mossi da lì. Obama era un giovane sconosciuto. Noi abbiamo gli stessi leader, stesse formule, medesimo e ossessivo nulla di nulla, da destra e dal centrosinistra. Decenni buttati a spese dei cittadini di un Paese sconvolto. E anche Grillo è in campo da tanti anni.
Stupisce l’inconsistenza delle promesse di coloro che hanno chiesto pochi mesi fa il voto utile per distruggere tutto il possibile. Voto utile l’hanno chiamato! Credo che Cinzia Fontana, avendo ammesso in tempi difficili i propri problemi a seguire il Pd, capisca da sé. Ma Pizzetti è stato un convinto sostenitore “in scienza e coscienza” del governo Monti, della riforma Fornero, del taglio del tribunale di Crema, di Bersani…
I parlamentari come Pizzetti hanno presentato Bersani e il Pd come chissà quale soluzione al dramma degli italiani. Il giornale locale ha bombardato i lettori con messaggi pieni di disprezzo verso il segretario provinciale del Pd, Magnoli, una voce più libera e seria.
Finiranno le prediche dei Pizzetti? Nulla di personale, tutti possono sbagliare, nessun crucifige, siamo tutti limitati, però bisognerebbe anche ammettere gli errori. È una lasse dirigente che non ha funzionato. Vent’anni di programmi fallimentari e di idee distorte devono pure finire, o devono continuare?
Ci tocca subire ancora le omelie di Virgilio? Di Claudio Silla? Degli altri fenomeni? Di quelli che neanche sono riusciti a raccogliere le firme per i sacrosanti referendum di questi ultimi due anni, da quelli per l’acqua bene comune a quelli che avrebbero abrogato le leggi contro i lavoratori? Di quelli che hanno annunciato un ricorso al Tar e poi non l’hanno fatto? Di quelli che non hanno mai ascoltato il comitato acqua pubblica del Cremonese? Di quelli che degli inceneritori, degli impianti a biogas e delle biomasse non parlano mai? Che di criminalità organizzata non parlano mai? Dei proni alla stampa dei padroni?
L’unico che ha parlato seriamente, oltre a diversi consiglieri comunali, è stato il segretario provinciale Magnoli e chi lo sostiene. Sappiamo che trattamento ha ricevuto da parte della stampa reazionaria. Spero che si riparta da Magnoli e dai giovani non dalemizzati o pizzettizzati.
Si può sperare in un cambiamento finalmente? Non sarà un rivolgimento traumatico, non si faranno epurazioni, né si alimenterà l’odio, probabilmente non ci sarà scissione ma una soluzione unitaria (difficile pensare a un autolesionismo ancora più grave di quello di oggi), ma almeno che sia chiaro dove si va e chi guida il rinnovamento, per fare che cosa e con chi.

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