PD Lazio (Alicata) : “In un momento come questo, in cui da tutta Italia arriva un grido politico forte che ridà dignità ai partiti e non scade nell’antipolitica, ma nello stesso tempo li chiama ad una missione di trasparenza e di superamento delle vecchie logiche – afferma Cristiana Alicata, della direzione del PD Lazio – è farsesco vedere la classe dirigente che ha portato il PD Lazio allo sfascio chiedere che non si vada a primarie in questo momento, ma si trovi un accordo unitario. Tutti sanno cosa significa accordo unitario: significa accordo tra correnti, le stesse che hanno dilaniato il partito a queste elezioni che nel Lazio per il PD non hanno affatto segnato una vittoria, ma un’autentica catastrofe, ribadendo nello stesso tempo quanto questo partito sia nelle mani dei portatori di preferenze che hanno fatto del partito brandelli: consiglieri regionali che appoggiano liste civiche e travasano consenso, PD ridotto in alcuni comuni a soglie inferiori al 10% se non al 5% il tutto senza che il primato della politica abbia trionfato. E’ necessario certamente – continua Alicata – avere il senso di responsabilità a cui ci chiama il segretario del Pd romano, Marco Miccoli vista la crisi in cui versano oggi Polverini ed Alemanno ai quali offrire un congresso dilaniante e lungo sarebbe un generoso regalo. Ma come possiamo pensare che la stessa assemblea che per tre volte non ha raggiunto l’accordo oggi lo raggiunga? E come possiamo pensare che l’accordo unitario non produca di nuovo un segretario debole e non sufficientemente delegato a stravolgere ciò che va radicalmente cambiato nel PD Lazio? Parte della base si dà appuntamento il 21 giugno alle 20:30 al Circolo PD Trastevere dove è convocato un “CAMINETTO APERTO” e dove anche noi cercheremo di presentare un nome per la segreteria autorevole e difficilmente respingibile al mittente da proporre all’Assemblea o alle primarie. Accogliamo quindi l’invito di Miccoli a restare concentrati sull’opera di opposizione ricordando però che il PD Lazio non è il PD Roma e che fuori da Roma il partito è ridotto alla guerra tra bande: al PD Lazio serve un rinnovamento radicale, una strategia coerente che si innesti con la cultura del partito e la sua linea politica così come sta accadendo a Roma. Auspichiamo – conclude infine Alicata – che il PD Lazio divenga da partito degli eletti e dei baroni delle preferenze a partito delle donne e dei giovani e dei circoli, che venga restituito alla base e che da qui al 2013 possa rapidamente ridarsi una strategia di governo coerente ed omogenea per riprenderci la regione. Il Lazio oggi, anche per colpa del PD del Lazio assomiglia sempre di più ad una regione del sud che ad una del centro-nord ed è al Lazio che è demandato il traino tra il sud ed il nord, quella missione che deve restituire all’intero Paese una politica che sia buon governo e non altro.
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