PdL Alessandria: silenzio sugli scandali, si parla di “cristianofobia”

Creato il 19 gennaio 2011 da Lapulceonline

E mentre a Roma impazza il bunga-bunga di sua emittenza Silvio Berlusconi e l’esistenza stessa del partito è a rischio, il PdL alessandrino mette all’ordine del giorno la “cristianofobia” e la libertà di culto per le popolazioni cristiane. Facendo riferimento ai recenti fatti di sangue avvenuti in Egitto ai danni dei cristiani copti, il consigliere comunale Mario Bocchio ha diffuso oggi un comunicato nel quale si fa promotore di una campagna di sensibilizzazione per la libertà di culto nel mondo. “Alla luce degli ultimi cruenti avvenimentiche hanno visto coinvolti in Egitto i cristiani copti”, si legge nel documento, “ho ritenuto opportuno promuovere un’iniziativa in Consiglio Comunale ad Alessandria per sensibilizzare l’Assemblea sulla tutela della cristianità nel mondo e della libertà di religione. Non è possibile che vi siano al mondo religiosi prevalentemente cristiani che non possono avere la serenità e la libertà di frequentare i propri luoghi di culto senza rischiare la propria vita. Questo è intollerabile e le Istituzioni tutte devono agire, in base alle proprie competenze, per far sì che ciò non avvenga più”.

Sono senza dubbio parole sagge (anche se francamente un po’ allarmistiche, in stile Lega Nord), ma comunque basate su una realtà effettivamente esistente e delicata. Ma siamo sicuri che questo sia un Ordine del Giorno- seppur nobile- che risponde alle attuali preoccupazioni degli elettori del centro-destra alessandrino? Nel Paese la solidità del governo è ai minimi storici, quali scenari potrebbero aprirsi nei Comuni governati dal Popolo della Libertà in caso Berlusconi venisse condannato e quindi costretto ad abdicare? E’ un tema che prima o poi dovrà essere affrontato, a partire dai rappresentanti del partito sul territorio.

Ma oggi a Palazzo Rosso circolano ordini del giorno che guardano a Oriente: si fa riferimento all’appello del Papa e alle sue parole di solidarietà verso “le comunità del vicino Oriente, dell’Iraq, della Nigeria e dell’Egitto, vittime quasi quotidianamente di soprusi e violenze che sfociano spesso nella persecuzione e nel martirio”. E poi, dal testo: “Di fronte a queste barbarie”, ha concluso Bocchio, “non potevamo rimanere sordi e muti e non esprimere tutta la nostra preoccupazione. Per questi motivi abbiamo voluto, col nostro documento, impegnare il Consiglio Comunale e la Giunta nel sostenere l’azione del governo nazionale finalizzata sia alla sensibilizzazione dell’Unione Europea affinché alzi la voce contro la discriminazione e la persecuzione dei cristiani, sia alla predisposizione di una risoluzione in favore alla libertà religiosa da presentare al Parlamento Europeo”.


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