Pdl in modalità auto-demolizione.

La reazione di Emilio Fede non si è fatta attendere. Dopo il cambio di strategia difensiva di Nicole Minetti, che scarica le responsabilità sul direttore del Tg e su Lele Mora - "Erano loro a portare le ragazze ad Arcore".
"Questa non è più roba da avvocati. È tutto gran lavoro per gli psichiatri", risponde Fede e aggiunge: "Ho parlato con Pecorella tutta la memoria è ritagliata per far risaltare le mie presunte responsabilità", ha detto in un'intervista a Il Corriere della Sera, insistendo: "Sono cose da pazzi. Qui ci vuole lo psichiatra".
Scompiglio in casa Berlusconi per gli ultimi sviluppi del RubyGate: Nicole Minetti getta la maschera e ammette ciò che i pm ripetono da mesi: donne ad Arcore non in visita di "cortesia" ma prodighe a elargire "cortesie" per gli ospiti della casa.
Solo uno "sprovveduto" può credere che tutte quelle ragazze bellissime ed appena ventenni possano aver frequentato un ultrasettantenne per solo piacere personale, senza chiedere nulla in cambio (suvvia, il premier non spicca per fascino estremo).
La Minetti non ci stà: è giovane lei, ha una carriera politica davanti (faceva l'igenista dentale, ricordiamolo) e giustamente parte il piano B, quello dello scaricabarile. Ricordiamo anche che la Minetti, in quanto consigliere regionale della regione lombardia va a guadagnare 120.000 euro all’anno (mentre quello di un parlamentare francese non arriva ai 6.000 al mese, circa 72.000/anno).
Il caos all'interno del Pdl è evidente: la Moratti che scarica Lassini dichiarando "Sono incompatibile con Lassini" (manifesti vergognisi contro la magistratura), Schifani che attacca il Pdl e Lassini "Manifesti vili e incivili, il Pdl prenda le distanze", Napolitano furioso dichiara "la degenerazione è ormai prossima", Stefania Craxi "Silvio è al tramonto si rende ridicolo con quelle barzellette" e ancora "non era questa l'Italia che sognavo: derisa all'esterno e miserabile al suo interno", Alessandra Mussolini che attacca la Craxi "critica troppo Berlusconi, si dimetta".
Insomma, un partito alla frutta!