IL Pdl ha spiegato in una conferenza stampa che la rinuncia ai ruoli di responsabilità fin qui ricoperti (oltre a quelli dell’Ufficio di presidenza anche a tutte le vicepresidenze delle Commissioni) non comporterà il blocco dell’attività politica e istituzionale, ma è finalizzato a dimostrare che non c’è un’autosufficienza della maggioranza di centrosinistra. “Non prendiamo lezioncine dalla maggioranza, non ci sono inciuci perché non vogliamo alcuna poltrona e non siamo interessati ad una larga coalizione”.
“Vogliamo fare chiarezza – ha spiegato il capogruppo del Pdl – e respingere accuse e lezioncine di etica e politica provenienti dalla maggioranza e riprese da alcuni organi di informazione. Non c’è nessun inciucio, non siamo diventati giustizialisti, non siamo stati incoerenti anzi, i nostri rappresentanti nell’Ufficio di presidenza hanno dato un segnale di alta politica offrendo le loro dimissioni, cosa che altri non contemplano nemmeno di fare, nonostante la situazione sia di una gravità inaudita, con un vicepresidente arrestato e decine di carabinieri dentro il palazzo a sequestrare e a sigillare uffici e documenti”. “Il Partito democratico – ha proseguito – continua a non voler fare nulla, se non sostituire il vicepresidente, ma è evidente che non sono autosufficienti. Cosa farà l’Italia dei Valori, che in Aula ha fatto mancare i propri voti distinguendosi nettamente sulla questione degli inquisiti seppure non parlando di Riommi, forse perché cadrebbe l’assessore Casciari? Per non parlare di Rifondazione comunista che, tramite il segretario nazionale annuncia l’indisponibilità a prendere il posto vacante della vicepresidenza e poi ci fa sedere il capogruppo Damiano Stufara. E vogliono dare lezioni a noi e ci accusano di non essere coerenti, addirittura dicono che puntavamo ad una poltrona presidenziale ed eravamo pronti all’inciucio. Lo ripeto, il Pdl è indisponibile a una larga coalizione”.