Pdl Pd Terzo polo. Il maxi inciucio!

Possibile che le idee del Pdl, Pd e Terzo polo collimino e sia concepibile un’ unione politica per il dopo Monti?

Becere strategie di partiti ormai fantasma. Accade in Italia, la Repubblica delle Banane agli occhi esteri. Solo da noi è concepibile che si possa anche solo parlare di un compromesso tra fazioni formalmente avversarie. Pierluigi, Silvio, Pierferdinando. ‘Pier’ è diventato di casa da quando vecchi despoti travestiti da democratici le provano tutte pur di mantenere in piedi una poltrona traballante. Gli ideali non fanno più la forza di un partito, lo si è capito da tempo.

E Bersani continua a chiamare i suoi elettori compagni quando di comunista non ha nulla; Silvio ha dimenticato che si unirebbe a comunisti incalliti demonizzati nel suo periodo legislativo; Casini l’eterno indeciso politicamente, il fautore della famiglia cattolica, ma divorziato e risposato.  Poter pensare che Pd, Pdl e Terzo Polo possano convivere in una coalizione e governare un Paese mi sembra inverosimile, in primis conoscendo il passato dei tre leaders. L’ideologia partitica lascia spazio alla demagogia, perché l’interesse è che la struttura non crolli. Questa situazione di stallo oclocratico suggellato dalla fiducia parlamentare a Monti, terrà stabili tutti i partiti di Pd, Pdl, Udc e Api, fin quando non sarà più utile il Do ut des: Le elezioni del 2013.

La storia si ripeterà, come nel 1995 con il celeberrimo ‘Patto della Crostata’, quando Claudio Petruccioli su ordine di Massimo D’Alema non calendarizzò la legge che avrebbe costretto Silvio Berlusconi a vendere Rete4. E chissà per quale pepato compenso il caro D’Alema decise di aiutare il Cavaliere.

Tutto questo sotto occhi vacui e spenti degli italiani, popolo menefreghista e apatico politicamente. Rassegnato. E se la democrazia trova il concreto nei partiti, l’eccezione che conferma la regola è il nostro Paese. “Vedremo, vedremo! Noi siamo responsabili, come abbiamo dimostrato facendo un passo indietro con generosità” dice Silvio, “Magari con Monti premier”.

Ad kalendas graecas si spera.

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