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Pdl scandaloso: decreto per salvare Dell'Utri. E intanto la commissione elezioni non parte, dicono che si è spaccato il Pd. Ma dai?!

Creato il 22 maggio 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Pdl scandaloso: decreto per salvare Dell'Utri. E intanto la commissione elezioni non parte, dicono che si è spaccato il Pd. Ma dai?!C'hanno la faccia come il culo. Non si discute. Non c'è verbo né verso per spiegare a chi ancora li vota, che tipo di pesci sono. E sono ancora lì, in fila, a tentare di salvare in tutti i modi amici potenti, amici degli amici potenti, amici degli amici degli amici potentissimi. L'ultima porcata è il tentativo di trarre dagli impicci Marcellino Dell'Utri, per il quale si prevede un futuro con il pigiama a righe, come nella vecchia Sing Sing, o era Alcatraz?, L'ha presentata (la porcata), in commissione giustizia del Senato, Giacomo Caliendo, uno che si fa la doccia con la spugna e crede che tutto il mondo si pulisca così. Inventore e primo redattore, è invece il senatore Guido Compagna che però, dicono quelli del Pdl, non è dei loro ma del GAL (Gruppo Autonomie e Libertà). Cosa prevede la proposta del duo Spic&Span (sgrassatori, nda): “Condanna dimezzata per concorso esterno in associazione mafiosa. Niente carcere e intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell'associazione mafiosa. Si dovrà dimostrare che c'è un profitto”. Appresa la notizia, è partito il fuoco di fila dei “no”, con in testa nientepopodimenochè la Lega, seguita da Pd e Sel. Non pervenuto il commento dei FiveStars, impegnati a fare le somme degli scontrini. Per una volta le opposizioni, e una parte del Pd, hanno tenuto alta la barra della resistenza e così, il capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani, che di mafia se ne intende, ha dovuto fare un rapido passo indietro, pretendendo da Caliendo l'immediato ritiro della proposta. Non sappiamo se Spic lo abbia fatto, quello che si sa è che Span non l'ha presa affatto bene. Il giudizio di Dell'Utri non è pervenuto. Il Pdl, insomma, si sta comportando come se avesse la maggioranza assoluta, esattamente come nel precedente parlamento. Ai suoi uomini, non frega un amatissimo cazzo di rimediare figuracce, perché tanto sanno che devono provarci: un ricatto dopo l'altro e anche LettaLetta potrebbe calarsi le braghe. Questo è ciò che succede quando si sta con una mano estranea che ci strizza le palle. Si sente un gran dolore, ma non si capisce mai fino in fondo di chi diavolo sia quella mano. LettaLetta si sente così. Come uno al quale le palle vengono strizzate 24hours, e non c'è verso di fargli mollare la presa. Ma sapete che ha detto oggi Luciano Violante ai microfoni di RaiNews24? Il re dei pacificatori, alla domanda impertinente del giornalista che gli ha chiesto: “Onorevole Violante, ma se lei dovesse votare la ineleggibilità di Berlusconi, voterebbe sì o no?” Il Violante fan dei morti di pari dignità (perché tanto morti sono), ha risposto (citiamo a memoria): “Per sei volte abbiamo detto sì alla eleggibilità di Berlusconi, che male ci sarebbe a dirlo una settima volta?” Non sappiamo se la demenza senile arriva al punto di assoluto obnubilamento, ma questa uscita da squilibrio mentale dell'onorevole Violante, ci è sembrata più una reiterazione a delinquere che una posizione politica. Cerchiamo di dire la nostra sul caso Grillo-Gabanelli che in queste ore sta infiammando il dibattito sul web. Ma non si farebbe prima a presentare il bilancio che dimostri la chiusura negativa dei conti del blog di Grillo? Cosa cazzo centra che il blog non prende un centesimo dallo Stato, perché il nostro si sta arricchendo con i soldi del dipartimento dell'editoria della presidenza del consiglio? Sarebbe quantomeno opportuno, per tacitare voci malevole, che venissero fuori le carte (certificate ovviamente), che dimostrino la perdita secca di 38mila euro. Ma quanto diavolo costa il blog di Grillo? E che è, una rete tv?

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