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Pebble Smartwatch: recensione e videorecensione di YourLifeUpdated

Creato il 05 dicembre 2013 da Riccardo Conti @YourLifeUpdated

Il Pebble è senza dubbio un ottimo smartwatch. E’ compatto, leggero, piccolo e soprattutto non ingombra eccessivamente il nostro polso. Pur essendo uno smartwatch molto potente, in grado di interfacciarsi con smartphone Android e iOS, funziona molto bene anche come “semplice” orologio, grazie alla sua semplicità e immediatezza d’uso e al suo display a inchiostro elettronico, che risulta sempre perfettamente visibile anche sotto la luce diretta del sole.

Come dite? Un display a inchiostro elettronico non si vede al buio? Sbagliato. Grazie alla retroilluminazione, infatti, sarà possibile usare il Pebble anche al buio senza alcun problema. Inoltre, grazie all’accelerometro integrato, potremo accendere il display semplicemente scuotendo il polso. Fantastico.

Il Pebble monta un sistema operativo proprietario, molto semplice da utilizzare, che di default consente di impostare allarmi, attivare e disattivare il bluetooth, controllare la musica sullo smartphone tramite bluetooth e modificare alcune impostazioni del dispositivo. L’OS del Pebble è leggero e immediato e davvero molto stabile, veloce e reattivo.

Sempre a livello software, è inoltre importante notare che:

  • è possibile scaricare dal Play Store Android un sacco di applicazioni e programmi che permettono di ampliare al massimo le funzionalità del Pebble (il supporto degli sviluppatori è veramente incredibile)
  • sono disponibili online tantissime watchfaces, che permettono di personalizzare la schermata dell’orologio del Pebble in base ai vostri gusti e preferenze (nel video vi mostro come fare per scaricarle e installarle),

Dal punto di vista software, dunque, Pebble gode di un supporto veramente eccezionale sul web, che permette di ampliarne le funzionalità quasi all’infinito. Se già da solo vale i soldi spesi, con un supporto di questo tipo è veramente uno smartphone “must have”.

Il Pebble non si controlla tramite touchscreen, ma tramite 4 pulsanti fisici, posizionati ai lati del dispositivo, che risultano comodi e immediati da premere in qualsiasi situazione, anche quando stiamo correndo o facendo sport. Essendo impermeabile, infatti, il Pebble è il compagno perfetto anche per le nostre attività sportive e ci consente di visualizzare statistiche e informazioni sulla nostra attività sportiva in qualsiasi momento. Il fatto che non sia touchscreen è sicuramente positivo: risulta infatti più comodo da controllare, soprattutto considerando le dimensioni ridotte del display, che non consentirebbero un controllo comodo con il touch.

E’ vero, rispetto a un Galaxy Gear mancano il display a colori, la fotocamera, il vivavoce e il microfono e tante altre funzionalità, ma tutto questo consente al Pebble di garantire un’autonomia eccellente, che sfiora i 7 giorni di utilizzo medio o i 5 giorni di utilizzo pieno. Era dai tempi del Nokia 3310 che non usavo qualcosa di tecnologico senza caricarlo una volta al giorno. L’unica cosa che aggiungerei, in realtà, è il microfono con vivavoce, che sarebbe comodo da usare soprattutto quando siamo in macchina o quando pratichiamo attività sportiva. Per il resto, penso che questo Pebble sia davvero completo sotto ogni aspetto.

Da notare, poi, che il cinturino è universale: questo significa che, se non vi piace quello di default, potete cambiarlo con un qualsiasi altro cinturino, visto che l’attacco è standard. A me, comunque, quello “base” piace parecchio.

Fin qui, dunque, tutto molto bello e positivo. Ma fondamentalmente, a cosa serve il Pebble? Anzi, a cosa serve uno smartwatch?

Beh, diciamo che la cosa è molto soggettiva ed è importante sottolineare che, per molte persone, uno smartwatch non servirà a nulla. Altra cosa che ritengo importante sottolineare è che uno smartwatch non è indispensabile, ma è un qualcosa “in più”, che però risulta davvero molto comodo e utile, almeno nel mio caso. Ad esempio, io uso il Pebble per:

  • leggere le email, i messaggi e le notifiche di WhatsApp mentre sono in ufficio, in riunione e in tutte quelle situazioni in cui non è possibile usare lo smartphone perchè darebbe troppo nell’occhio
  • cambiare canzone mentre corro, lasciando lo smartphone nella fascia da braccio
  • mentre sono a sciare, consulto il Pebble quando vibra per capire se mi devo fermare per rispondere al telefono
  • mentre sono in doccia, lo uso per cambiare canzone senza dover uscire dal box doccia e senza bagnare lo smartphone

Fondamentalmente, però, ritengo il Pebble molto utile per avere tutte le notifiche che mi interessano in tempo reale e senza dover prendere in mano lo smartphone. Come ho detto, il Pebble non è un accessorio indispensabile, ma io, dopo averlo provato, non ne posso più fare a meno.


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