Gesu compagnone (buddy jesus) dal dissacrante film Dogma
Ok lo ammetto, sono in vena di masochismo... mi sono messo a girellare per blog cattolici. Si, va bene, potrei drogarmi come tutti che farebbe meno male ma, che volete farci, siamo a Natale ed è bene soffrire un po' per prepararci alle feste in famiglia.Navigando ho beccato una vera perla, un post contro il "nudismo e seminudismo dei cristiani: opere del diavolo" (link)
In pratica si scagliano contro i cristiani che con concupiscenza frequentano la spiaggia, nudi o meno (il semi nudismo se non ho capito male è andare in giro in costume) e in specialmodo contro alcune chiese evangeliche che praticano il nudismo perché:
Siamo un gruppo di Cristiani provenienti da differenti parti della nazione e da differenti denominazioni uniti dalla nostra fede nel Signore Gesù Cristo. Noi godiamo anche lo stile di vita nudista ed abbiamo trovato che stare svestiti è totalmente compatibile con la nostra fede e, in verità, accresce la nostra consapevolezza di Dio e della Sua creazione.Apriti cielo, l'autore del post è scatenato, inizia partendo dalla Genesi per arrivare ai padri della fede.
Ecco qua come esordisce nelle sue argomentazioni.
Voglio ricordarvi, fratelli, però che come è vero che Adamo ed Eva prima di peccare “erano ambedue ignudi e non ne aveano vergogna” (Genesi 2:25), è altrettanto vero che dopo che Adamo ed Eva peccarono, gli si aprirono gli occhi, e si accorsero che erano ignudi, ed essi “cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3:7). Questo significa che qualcosa in loro li spinse a coprirsi in qualche maniera, e che cosa fu quel qualcosa se non il senso di vergogna? Dunque con il peccato subentrò anche la vergogna.Per passare poi alle lettere degli apostoli.
Ho lasciato un commento ma dispero di vederlo pubblicato quindi scrivo anche qui, dove sicuramente non c'è censura (modero infatti solo lo spam).
Secondo me la Genesi è più un'esaltazione del nudismo che una condanna, l'argomentazione dell'autore del post mi sembra infatti del tutto in malafede, parte da un fatto per affermare il contrario.
Adamo ed Eva vengono creati nudi, e Dio non sbaglia per definizione, quindi è così che l'uomo e la donna gli sono graditi, nudi. Poi i due peccarono e come effetto del peccato "si accorsero che erano nudi" e corsero a coprirsi. Non sono quindi in grado di sopportare la purezza nella quale sono stati creati e sentendosi inadeguati provano vergogna.
La vergogna sembra più una conseguenza del peccato che la causa dello stesso. Quindi, se l'uomo non vivesse nel peccato troverebbe del tutto naturale andare in giro nudi mentre, a causa della disobbedienza questa libertà, come l'eden, gli è preclusa.
Carino vero come sia facile distorcere il senso di un testo sacro, vero? Siamo quindi sicuri che la nudità sia opera del demonio e non lo siano invece la vergogna ed i vestiti?
Tra l'altro non so se vi è capitato ma io sono stato in una spiaggia nudista, gay (quindi teoricamente un luogo di perdizione) e non ho avuto alcun fenomeno erettile... ne lo avevano le persone che giravano senza problemi per la spiaggia. Il problema come al solito è solo in chi guarda, del resto, come si dice: "Peccato è tutto ciò che lo fa rizzare al prete"
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