Religioso umile e pio, fu Vicario Generale del Terz’Ordine Regolare, fondò conventi a Palermo e a Roma
Nacque a Salemi (Trapani) il 17 marzo 1554 da Bartolo e Maddalena Lanzarotta, famiglia di modesti agricoltori. Fu battezzato nella Chiesa Madre con il nome di Leonardo (cf. S. Cognata, Salemi fedele, Salemi 1956; GIOVANNI PARISI, Il Terz’Ordine Regolare in Sicilia, Editrice Antelminelli, Torino 1963, pp. 60-62). Fratello di Padre Arcangelo (Antonino al battesimo) anche lui presbitero del Terz’Ordine, ordinato nel 1615. A quattordici anni entrò tra i seguaci di S. Francesco, e fatto il noviziato e completati gli studi umanistici (a Salemi) e teologici, fu ordinato sacerdote nel 1583. Svolse la sua attività pastorale a Palermo ove nel 1591 gli fu affidata la costruzione di un nuovo convento dell’Ordine che prese il nome dal piano della Misericordia (chiamato, appunto, S. Maria della Misericordia e, verso la fine del ‘700, quello di Sant’Anna la Misericordia). Dell’artistico complesso (chiesa, convento e chiostro), ultimato, poi, nel 1648, P. Santoro, nel Capitolo Provinciale del TOR che si tenne il 25 gennaio 1598 nel convento di Maria SS. Annunziata alla Zisa, fu nominato primo priore-presidente. Intanto nel 1592 era stato mandato a Roma a completare gli studi di Teologia e di Diritto a spese del Comune. Lo troviamo, in seguito, a Roma dai primi del 1600, a fianco del Ministro Generale P. Giovanni Battista Provenzano, trapanese e quando, nel 1614, questi venne a mancare, grazie alle sue virtù e alle abilità gestionali, il papa Paolo V, riconoscendone la santità di vita, lo nominò Vicario Generale dell’Ordine fino al prossimo Capitolo. Il Parisi scrive: «P. Bordoni elogia grandemente, nel suo Chronologium, lo zelo religioso e l’integrità del carattere del Pecorella, che, durante il suo ufficio di Vicario e nella Visita di moltissimi Conventi, non esitò a deporre i più potenti e prepotenti dei suoi confratelli e ad esaltare i più umili ed osservanti, mirando più al bene dell’Ordine che al suo interesse e prestigio personale». Fondò il celebre convento di S. Paolo della Regola (acquistato nel 1619 dalle mani dei Padri Agostiniani Scalzi) che, per circa tre secoli fu la sede dove numerosi frati diedero fama e decoro alla provincia di Sicilia (fino al 1966 vi furono inviati i giovani studenti siciliani che si preparavano al presbiterato nel T.O.R. per intraprendere gli studi classici, filosofici e teologici. Parecchi di loro, per i meriti di santità e culturali, furono chiamati a ricoprire delicati incarichi presso la Santa Sede e a insegnare in note università italiane ed estere) e fu, per indulto apostolico, Priore Perpetuo. Da Vicario Generale dell’Ordine venne in visita nel convento S. Maria di Gesù a Salemi (i frati del T.O.R. si erano quivi insediati nel 1520) e, grato dell’accoglienza, il 14 ottobre 1625 inviò al suo paese natale tre tele, rappresentanti il sacro volto di Cristo, detto della Veronica: una alla Chiesa Madre, una ai Giurati (copie di quella custodita in S. Pietro) e una terza (copia che si trova a S. Silvestro) al suo convento, associando ai doni una nobilissima lettera (Registrata nel Libro Rosso di Salemi, al foglio 166) nella quale è palese il senso profondo della sua pietà religiosa. Nel 1620, ricorrendo il primo centenario della fondazione del convento, inviò a Salemi alcune reliquie di S. Nicola, patrono della città, una delle quali fu incastonata in un braccio benedicente in argento. Ricco di meriti e dopo una lunga e dolorosa malattia sopportata con ammirevole pazienza, morì a Roma il 1° marzo 1641 (da altre fonti il 30 aprile) ed è sepolto nella Chiesa annessa al Collegio siciliano di San Paolo alla Regola. Coltivò mediocremente la poesia; tutta la sua vita, però, fu un’opera scritta non a penna ma con l’esempio delle virtù e dell’umiltà.
Scritti di Pecorella: Lettera nel Libro Rosso di Salemi, al foglio 166.
Scritti su Pecorella: S. Cognata, Salemi fedele, Salemi 1956; G. Parisi, Il Terz’Ordine Regolare in Sicilia, Editrice Antelminelli, Torino 1963, pp. 60-62; V. Verchiani, I Terziari Regolari di San Francesco in Sicilia, Sciacca 24 febbraio 2002, pp. 21 e 24; G. P. Messina, TOR, Religiosi del T.O.R. di Sicilia, Palermo 2006, pp. 79.
SALVATORE AGUECI