Pecorismo a 5 Stelle

Creato il 28 febbraio 2014 da Salvatore Cugliari

I 4 senatori “dissidenti”

La mia pendenza verso il M5S è innegabile. L’ho, infatti, spesso sostenuto e lodato in tutti i modi e con tutti i mezzi a mia disposizione. Non ritengo il M5S il migliore o il più propositivo partito attualmente in campo; lo reputo solamente, politicamente parlando, il meglio del peggio. Certo, ha fatto buone cose: un’ottima opposizione, un ferreo controllo,  diverse interessanti proposte ecc. ecc. Purtroppo, però, ha sbagliato e ha continuato a sbagliare nei modi su cui ha affrontato diverse questioni. Negli ultimi mesi ho aspramente bacchettato il MoVimento: non mi è piaciuta la sua posizione riguardante molteplici temi e, in primis, non ho affatto gradito la sua incapacità di mediare con le altre forze politiche.

Fondamentalmente, per quanto riguarda le espulsioni interne, non mi sono mai trovato in disaccordo con il M5S. Ho giudicato positivamente l’espulsione della Gambaro, anche se avrei apprezzato maggiormente che lei in prima persona avesse abbandonato il MoVimento e non che venisse bistrattata e buttata in mezzo a una strada dal suo stesso gruppo parlamentare. Per quanto concerne, invece, al caso del senatore a 5 Stelle che fu espulso il 30/aprile/2013, non tanto perché giornalmente si recasse nei talk show della D’Urso, ma poiché tutto ciò stava praticamente diventando una buffonata mediatica non ho nulla da obbiettare.

Nei giorni scorsi, però, ho assistito a un qualcosa di veramente disgustoso. Ho assisto a una profonda e ingiustificata disgregazione interna. I senatori Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino, dopo aver criticato i modi usati da Beppe Grillo durante la diretta streaming con Renzi e aver palesato la proprio volontà (solo nel caso l’intero gruppo fosse stato d’accordo) di quantomeno cercare di mediare con la sinistra, sono stati espulsi dal MoVimento.

Non mi è ancora chiaro quale codice di comportamento i sentori “dissidenti” abbiano violato o che cosa abbiano fatto di tanto grave da essere cacciati a calci in culo da tutto il M5S. Sono stati accusati di “lesa maestà”? Vilipendio? E’ stato riscontrato un reato di critica o cos’altro?

Alle votazioni online hanno partecipato 43.368 iscritti. 29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione, dimostrando nuovamente che il grado di capronaggine e pecorismo all’interno del MoVimento è altamente e pericolosamente elevato. La votazione, di fatto, è stata influenzata da un video-messaggio di Grillo (clicca qui per vederlo) il quale ha detto chiaramente: ”Spero che la rete confermi l’assemblea”. Così facendo ha palesemente plagiato gli aventi diritto al voto, condizionando la votazione online.

Basta! Basta! Non ne posso veramente più! E’ insopportabile che un MoVimento che si spaccia per fautore e il simbolo di democrazia diretta e trasparenza possa espellere dei senatori sol perché hanno criticato Grillo.

Ora i media si scaglieranno contro il M5S e faranno assolutamente bene. In queste ore è questo che si merita il MoVimento. Chi la fa (la cazzatta) l’aspetti (il cazziatone)!


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