1) Ciao LOrenzo, grazie della disponibilità! Raccontateci qualcosa di voi!
Sono Lorenzo Di Ciaccio, ho 28 anni e ho lavorato per 4 anni nel web dai siti internet ai servizi per lo streaming per radio e web TV. Un anno fa ho deciso di lasciare il mio lavoro per dedicarmi completamente a Pedius. Tutto è nato da un servizio in tv, un centralino che tramite interpreti metteva in contatto udenti e non.
Per me non era concepibile che con tutta la tecnologia a disposizione non ci fosse un alternativa al servizio ponte per telefonare.
Adesso a distanza di un anno quell’idea sta per diventare un azienda, questo lo devo a tutte le persone che non si sono fermate a fare complimenti, ma che hanno deciso di affiancarmi in questo percorso. Grazie Alessandro, Sara e Stefano.
2) Fare startup è un’avventura da intraprendere senza la paura di fallire, qual è il vostro motto?
Be optimistic, remember the why! Nei momenti di difficoltà non basta guardare avanti, bisogna guardarsi dentro e capire il perché delle nostre scelte. Se neanche questo basta a dare la motivazione per andare avanti, allora è il caso di fermarsi.
3) Un team dinamico, motivato e affiatato è fondamentale per andare lontano! Come siete strutturati? Quali competenze tecnico specialistiche possedete?
Il mio ruolo è quello di trovare persone più in gamba di me e di convincerle a lavorare per me. Mi occupo dello sviluppo lato server e mi piace mettere la faccia nelle varie presentazioni.
Stefano da bravo CTO tiene traccia dei progressi, dei problemi e cerca di trovare le soluzioni migliori. Ha anche lui una grande esperienza nel mondo dell’IT ed è un esperto di project managment e strategy.
Alessandro si è laureato da poco in Informatica con il massimo dei voti, il fatto che stia ancora scrivendo il codice di
Pedius, invece che lavorare per qualche multinazionale la dice lunga sulla sua passione.
In fine Sara si occupa della comunicazione e delle interazioni con la comunità sorda, ha un esperienza di 3 anni con una NGO, un sorriso sempre pronto e lo smartphone sempre in tasca.
4) Wind Business Factor Competition 2013: un’opportunità per apprendere, fare networking, far conoscere la propria idea a potenziali investitori! Quale valore aggiunto state portando a casa da questa esperienza?
Nessuno può insegnarti a realizzare il tuo sogno, ma vedere come gli altri hanno realizzato i loro sicuramente aiuta. Quando si fa innovazione non esistono professori o libri l’unico modo per innovare è fare, fare e ancora fare. Ascoltare e condividere è quello che facciamo a Wind Business Factor e che ci piace tanto.
È importante avere tante idee e persone diverse con cui confrontarci, queste diversità unite alle storie di successo, sono la nostra ricompensa.
5) Innovazione, creatività e motivazione: aspetti fondamentali per fare startup: ma non dimentichiamoci delle tecniche di management per completare il cocktail esplosivo! Cosa ne pensate?
Guardando tutte le storie di successo è facile rendersi conto che l’idea da sola non basta. Sono in tanti a perdersi per strada, ed una cattiva gestione non fa altro che peggiorare le cose. Il management è fondamentale, non a caso abbiamo a bordo un professionista del settore, è anche vero che è il management si può insegnare sicuramente più facilmente della creatività e della motivazione.
6) Eric Ries autore del libro “The Lean StratUp” definisce la startUp come un’organizzazione dedicata alla creazione di qualcosa di nuovo in un contesto di estrema incertezza! Messaggio chiaro e rivolto a tutti coloro che vogliono percorrere nuove strade (gli imprenditori sono ovunque) e lanciare prodotti/servizi ancora inesplorati. L’approccio deve essere quello di implementare un metodo scientifico basato sull’innovazione sperimentale per misurare i propri progressi, collegato alla capacità di apprendimento continuo. In sintesi il messaggio è: Build-Measure-Learn innovando e sperimentando! E’ il vostro modus operandi?
Siamo completamente d’accordo con quando detto e scritto da Ries, e per quanto ci è possibile proviamo tradurlo nella pratica. Abbiamo sviluppato il prototipo e fatto vedere alla comunità dei sordi, validato il loro interesse siamo andati avanti con una beta molto ristretta, stiamo raccogliendo i loro commenti e speriamo di poter aprire le porte ad un pubblico sempre più ampio, accogliendo tutte le critiche. Sviluppare un prodotto partendo da zero e senza nessun ciclo di validazione con gli utenti sarebbe stata una follia, soprattutto quando si ha a che fare con una realtà particolare come la nostra
Ringraziando Lorenzo Di Ciaccio e il suo team per l’intervista, ricordiamo che nel sito di Wind Business Factor Competition potete trovare moltissimi approfondimenti, indicazioni per partecipare ai gironi successivi della competition e una community preziossima per fare networking e condividere esperienze e informazioni.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake