Il look egizio le mancava.
“Gallina vecchia fa buon brodo.”“Arrivarci così a 50 e passa anni.”
“E’ tornata, l’hanno scongelata di nuovo.”
Questi sono solo tre dei mille commenti riguardo ad un attesissimo (?) ritorno. E si sa, quando un’icona della musica pop torna fa sempre molto scalpore.
Il problema è: torna da dove?
- Da una spedizione in Alaska alla ricerca della crema anti age perfetta.
- Da un arresto per evasione fiscale.
- Da un appuntamento con l’hair stylist Tabatha Mani di Forbice.
Madonna è tornata. Miss Ciccone-c’avevo-il-monociglio si è palesata dopo anni di silenzio, silenzio in cui arrivavano le notizie della sua nuova messa in piega, della collezione di abiti creata da sua figlia e di ogni suo cambio di partner.
Un silenzio monacale, direi.
Il suo nuovo singolo è stato abbracciato dai fan come il rimedio contro la profezia brutta e cattiva dei Maya, come uno spalaneve in questi giorni di bufere transiberiane.
L’ho ascoltato, sì, carino, orecchiabile, ballabile.
Ci ha infilato il suo solito “Dammi qualche cosa/dammi l’amore/dammi tutto quello che hai che tanto io raccolgo tutto” e simili.
Io non avevo aspettative, non sapevo nemmeno stesse registrando un album per il semplice fatto che sono sempre l’ultimo a sapere le cose importanti, figuriamoci questi particolari.
Poi non me intendo di musica, non sono esperto e non seguo Madonna in ogni suo step artistico.
Chi la segue è un vero e proprio esercito. Fan rigorosi, iscritti all’albo, muniti di tesserino di riconoscimento e informati su tutto, ma proprio tutto.
Sui vari social network, come Twitter, già da qualche giorno il sistema era intasato da strane scritte come MDNA, GVMAYL accompagnato da epiteti in farsetto “Muoio” “Oddio, svengo” e “Manca poco e il mondo sarà migliore”.
Ho subito pensato che fossero le iniziali di nuove catene proteiche per combattere la calvizie precoci scoperte da scienziati italiani fuggiti in America. Invece no, ignorante come pochi ho dovuto chiedere e la risposta è stata acidissima.
“Ma come? È la nuova di Madonna, non sapevi? Non conosci? Non approvi?”
“Sì, beh, capirai, è una canzone, non la nuova profezia di Nostradamus.”
Non si può ragionare così con alcuni fan di Miss-Ciccone.
Per loro è impensabile che tu viva senza sapere il numero del suo biondo Garnier e la quantità di botox per centimetro quadro che si è sparata in viso.
“Non ti vesti da cheerleader a Carnevale?”
“Non avevi un cappello da Cowboy all’occorrenza quando è uscita Tell me?”
Prima, dopo e durante la sua esibizione americana si sapeva già tutto. Chi era lo stilista dei costumi, c’era addirittura chi gridava alla somiglianza con Franca Sozzani dopo il primo fotogramma e chi non poteva gridare nulla perché trasferito d’urgenza al reparto di terapia intensiva.
Non discuto la passione che si può avere verso una celebrità ma a volte mi spavento del fanatismo in cui inciampo dopo qualche battuta ironica.
Non si può scherzare di Madonna con chi vive di Madonna.
Un conto è, a parer mio, seguire una cantante, un altro è imbastire vere e proprie discussioni/polemiche. Io non tollero il fanatismo, che sia nel gioco, nella moda, nella politica e nella religione.
Faccio parte di quel ceto basso di “fan” per cui Madonna rimane una cantante icona, felice di ascoltare le sue canzoni e conscio della sua influenza musicale.
Da qui a parlare per 24 h dei suoi capelli ondulati però ce ne vuole.