Le condizioni di salute del signor Sandro Merli sono peggiorate, come attesta il referto ambulatoriale qui allegato. Per motivi incomprensibili da un punto di vista razionale, a meno che giungano spiegazioni sinora chieste e mai ottenute, i servizi sociali del Comune di cremona continuano a negare all’assistito signor Merli parte consistente del contributo per i farmaci. Anzi viene data una strana indicazione all’assistito: scegliere quali siano i farmaci da assumere, secondo una priorità stabilita con criteri ignoti.
Si tratta sempre di farmaci prescritti dal medico, va ricordato. Al signor Merli, per quanto invalido al 76% e in condizioni di salute per nulla buone, sono stati tagliati i contributi.
Perché? Curiosamente il Comune di Casalmaggiore è riuscito a ideare un semplice ma brillante sistema per aiutare le persone che ne hanno diritto secondo l’esame dello stato economico che ne fanno i servizi sociali. Cremona no, non investe passione e creatività in un settore che ne ha estremo bisogno. Oltretutto Cremona continua a far circolare e a spendere soldi per iniziative che non danno, a quanto si vede alcuna spinta a un minimo di ripresa.
Il signor Merli, residente Aler, tuttora subisce una riduzione di potenza della fornitura di energia elettrica. Se accende il computer, di sera deve spegnere la luce, come si vede nella foto scattata durante una videochiamata via Skype.
Qui sotto il referto ambulatoriale che certifica il peggioramento dello stato di salute. L’assistito soffre di malassorbimento intestinale e ha bisogno di integratori e di medicine.
La farmacia presso la quale si serve il signor Merli non può più fargli credito.
Che deve fare un invalido malato per essere curato?
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