ROMA – L’abbronzatura del 2013 è “evolutiva”: grazie a creme con filtri solari fotosensibili all’avanguardia la pelle diventa più bella, senza rischiare danni.
La novità per l’estate arriva da uno studio del Queensland Institute of Medical Research, in Australia. I ricercatori hanno seguito oltre 900 persone esposte al sole con o senza creme protettive o che assumevano integratori a base di betacarotene.
Dallo studio è risultato che effettivamente le creme protettive aiutano a tenere lontani gli effetti dei raggi UV, prevenendo il rischio di cancro e riducendo la formazione di rughe del 24%.
Se usare le creme solari fa bene, i dermatologi avvertono che fa male abusarne. In questo modo, infatti, si possono provocare reazioni di intolleranza della pelle verso alcuni componenti, come il l’otylmethoxycinnamate e il benzophenone-3 octocrylene.
Diventa quindi ancora più importante scegliere il tipo di crema più adatto al proprio fotofipo. Oltre al fattore di protezione solare (Spf) bisogna considerare la presenza di alcune sostanze, come i derivati del beta-glucano o l’ectoina, che aumentano le difese della pelle. I solari di ultima generazione contengono filtri chimici e fisici fotosensibili: in questo modo la pelle è ancora più protetta.
Al di là della crema scelta, poi, va ricordato di applicarla almeno ogni due ore e dopo ogni bagno al mare o in piscina. Anche se il prodotto viene venduto come resistente all’acqua.