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Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.

Creato il 05 luglio 2014 da Lilianaadamo

Liliana Adamo da Luxuryonline.

Sorvolando il tratto di mare al largo della Tanzania e a nord di Zanzibar, appare una galassia a parte, un caleidoscopico en plein air ricca di colline, foreste di mangrovie, piantagioni di chiodi di garofano, spiagge bianchissime, è l’isola di Pemba.

Habitué di Pemba sono Bill Gates e Madonna, più una miriade di personaggi legati al cinema e al mondo discografico, le cui identità sono rigorosamente top secret. Sfatiamo un preconcetto: il luogo è per neo Robinson Crusoe, ma con un impeccabile tocco di comfort e lusso, come i bungalow di charme e i vini di qualità.

Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
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Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.

Nel 1999, due fratelli inglesi, Alex e Marcus Lewis, furono folgorati a tal punto dalla bellezza dei fondali e dai litorali incontaminati dell’isola, fino a quel momento del tutto estranea al turismo, che decisero di fermarsi. Costruirono quattordici bungalow tendati su palafitte (adoperando legname di recupero e fronde di palme), spartani e, al contempo, elegantissimi, con mobili da safari d’epoca di legno africano, paglia intrecciata e lavorata a mano. Un paradiso per accogliere al massimo ventotto persone, da qui a divenire luogo eletto per il buen retiro dei big internazionali, il passo è stato breve.

Oggi, il resort si avvale di un attento supporto direttivo, grazie ad Hannes Wolters, Nicola Douglas e Jonathan, loro assistente, il cui merito è soprattutto quello di aver hanno saputo instaurare nel tempo, un rapporto privilegiato con il personale, composto totalmente da nativi di Zanzibar o di Pemba, la maggior parte dei quali hanno contribuito allo sviluppo della struttura fin dal primo momento della sua realizzazione.

Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
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Per raggiungere l’isola, in pieno Oceano Indiano, al largo delle coste tanzanesi, cui appartiene legittimamente, si parte da Zanzibar a bordo della Coastal Aviaton e, in venti minuti di volo si è a Chake Chake, piccolo capoluogo dall’atmosfera concitata. A bordo di una jeep si arriva a Mkoani, approdo di pescatori, da qui partono i dhow per la splendida baia di Fundu. A Pemba, su gran parte del suo territorio, non esistono strade asfaltate e per il Lodge, si viaggia in fuoristrada o con i dhow a vela, venti permettendo. Ricordatevi che chi arriva in questo eden abbandona i vestiti, taccuini, orologi, si copre i fianchi con un kikoi (per i signori) o un kanga (per le signore) e inizia una nuova vita, se non altro, per l’arco temporaneo di una vacanza, o un soggiorno di riposo.

Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
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Perfettamente integrato nella natura, il Fundu Lagoon Lodge, è stato creato nella parte più bella e inesplorata dell’isola, lungo quattro chilometri di spiaggia bianca. Camminamenti di legno e sentieri di sabbia conducono ai bungalow, i più semplici sono tendati con tetto in makuti, mentre le Suite e le Superior Suite sono interamente costruite in legno pregiato di thatch e hanno piscina privata. Presenti tre bar, un eccellente ristorante che offre specialità a base di pesce e crostacei dalle influenze arabe, indiane e swahili, verdure e frutti tropicali, un’ampia piscina, un centro benessere per il completo riposo dove si praticano Yoga e massaggi energetici, utilizzando infusi magnificamente miscelati; altro tocco di classe, una boutique con prodotti di qualità, abiti firmati “Ellis Flyte”, articoli con brand “Fundu Lagoon” cosmetici, gioielli, meravigliosi manufatti d’artigianato locale.

Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.

Sulla spiaggia, i duecento metri di pontile sul mare trasparente invitano a godere della barriera corallina integra e incontaminata. Il Fundu Lagoon è il luogo perfetto per lo snorkeling e le immersioni, il suo Centro Padi è tra i più qualificati al mondo, il resort dispone anche di un catamarano di trenta piedi e ogni tipologia di barche. Piacevoli sono le escursioni tra le mangrovie, le gite in dhow al tramonto, le esplorazioni alle isole vicine.

Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.
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Pemba, Zanzibar: un eco-Lodge in paradiso.

Pemba, con le sue rotte di carichi preziosi, era conosciuta fin dal periodo di Livingstone come “Isola di Smeraldo” o, al tempo dei sultani, con il nome di “Al Khuthera”, pressappoco, “Isola Verde”, per la sua morfologia collinosa e verdeggiante, ricca di piantagioni, soprattutto chiodi di garofano che ancora adesso emanano profumi e aromi speziati. Una parte dell’isola, con i suoi fiordi e la sua grande barriera corallina, è del tutto completamente inesplorata, vertiginose pareti verticali, interamente ricoperte di coralli, foreste pluviali e lunghe, meravigliose spiagge bianche, tra cui quella di Wumawimbi, sono le principali attrazioni. Un arcipelago d’isole vergini, veri gioielli di natura, è visibile tutt’intorno, l’isola di Misali, per esempio, è protetta dall’UNESCO.

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Ma l’ecosistema di Pemba offre altre sorprese: nella “Baia dei Fiumi di Mare”, banchi di sabbia lunghi otto chilometri dividono l’oceano, creando, nei periodi di bassa marea, due lunghi corsi d’acqua turchesi poco profondi, come, appunto, due fiumi equidistanti che scorrono lenti. Ci si può sdraiare sull’acqua e lasciarsi condurre dolcemente dalla corrente, fino ad arrivare a un’oasi di sabbia bianca e acque color cobalto, camminando nel silenzio con nulla che vi potrà ricordare il ventunesimo secolo.


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