Pena ridotta per Anna Maria Franzoni

Daniela vedi altri articoli 11 ottobre 2013 16:00

Era stata condannata a 16 anni  per l’omicidio del figlio Samuele, ora può uscire dal carcere per recarsi al lavoro. Anna Maria Franzoni da questa settimana è stata ammessa al lavoro esterno dal carcere di Bologna.

La donna può uscire dal carcere ogni mattina per recarsi a lavorare in una cooperativa e conclusa la giornata lavorativa è obbligata a tornare in carcere.

Anna Maria Franzoni nel 2007 era stata condannata a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele avvenuto il 30 gennaio del 2002 a Cogne, in Val d’Aosta. La mattina del tragico giorno, aveva avvertito il 118 e il medico di famiglia un’ora e mezzo prima del decesso del bambino, dichiarando che il figlio vomitava del sangue.

L’esame autoptico rivelò che Samuele era stato vittima di ben 17 colpi al capo con un oggetto metallico (mai ritrovato).

Dopo un paio di mesi, la Franzoni venne iscritta tra gli indagati con l’accusa di omicidio ma lei ha sempre sostenuto di essere innocente e che in casa quella mattina, durante la sua assenza breve per accompagnare allo scuolabus l’altro figlio Davide, sarebbe entrato qualcuno che avrebbe ucciso il “piccolo Sammy”.

Comicia così uno dei casi di cronaca più discussi e controversi, che in tanti anni di dolore e di polemiche, di perizie e colpi di scena, non ha mai smesso di commuovere l’opinione pubblica.

Nel 2004, venne condannata a 30 anni di reclusione, pena ridotta a 16 in appello nel 2007.

Anna Maria Franzoni aveva chiesto di scontare a casa il residuo della pena per assistere uno dei due figli. Il tribunale ha rifiutato per decadenza della potestà genitoriale.

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