Magazine Racconti

Penne

Da Flavialtomonte

Frullo pensieri a casaccio – niente di preciso – tanto che ieri avevo in mente di pubblicare un post dal titolo “Io che non ho capito a cosa serve“, troppo emblematico, ho pensato.
Ho scritto di penne e inchiostri. A dire il vero son partita con il gioco dei ruoli e poi ho finito l’inchiostro.

Il gioco dei ruoli è un gioco che fai una volta e basta. Prima o poi ti stanchi e smetti di giocare, ma fino ad allora hai vinto medaglie, hai perso trofei, hai fallito missioni, hai guadagnato soldi, e c’hai rimesso le penne. 

È facile dire prendi un’altra penna e continua a scrivere. Hai consumato tutto l’inchiostro e allora chiedi – così, per provare – se qualcuno ha una penna da prestarti. “Sei pazzo? Ho solo una, per me, e pure se ne avessi un’altra non la darei a nessuno al mondo, manco morto!“.
È triste sapere che ognuno di noi c’ha il suo ruolo e le sue penne e che non si possono cambiare né prestare.

*Alla fine vi ho raccontato la storia di “Io che non ho capito a cosa serve” ma ho scelto un titolo più attinente. 


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