Esistono vari tipi di ricotta, ricavate da latte vaccino, ovino, dal gusto più intenso, caprino o di bufala, così come ce ne sono di miste. Da un punto di vista strettamente nutrizionale viene annoverata tra i prodotti magri (130-240 kcal/100 g, eccetto che non venga addizionata con latte o panna).
Ricca di proteine nobili, fornisce un residuo di lavorazione detto scotta, che veniva spesso utilizzato dai pastori per l’alimentazione dei cani. Esiste anche la ricotta salata o ricotta secca che è ricotta addizionata di sale per la conservazione e fatta essiccare.
Viene prodotta in tutta Italia e quella ovina in particolare in Sardegna, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Puglia, Campania e Calabria e, se salata o infornata è usata grattugiata sulla pasta asciutta, nelle ricette siciliane come la pasta alla Norma. La ricetta abruzzese tradizionale degli anellini alla pecorara, prevedeva l’utilizzo di ricotta essiccata. Infatti era una ricetta che i pastori preparano durante la transumanza quando cioè non era possibile reperire prodotti freschi. Nelle valli valdesi, in provincia di Torino viene prodotto un particolare tipo di ricotta stagionata nel fieno che si chiama saras del fen. Nell’alto Veneto ed in particolare nella provincia di Belluno la ricotta viene affumicata.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 G Pasta Tipo Penne
– 200 G Ricotta
– 30 G Burro
– 60 G Salame Crudo A Pezzetti
– 3 Foglie Salvia
– 20 Cl Panna Liquida
– Pepe
– Sale
Procedimento:
Passare al setaccio la ricotta, unire il parmigiano, un po’ di pepe e sale. Rosolare leggermente il burro con salame e salvia. Eliminare la salvia e unire il composto alla ricotta. Infine stemperare con la panna e con 2 cucchiai dell’acqua di cottura della pasta. Scolare la pasta e condirla con il sugo preparato.