Negli ultimi anni, grazie soprattutto a una rivisitazione in chiave teen e amorosa, ci siamo abituati a vedere il gotico come un semplice orpello per storie d’amore magari fiacche e bisognose di un qualche elemento rinvigorente. Questo genere era diventato una moda che però non riusciva a cogliere davvero il senso di una narrazione di questo tipo.
Nel 2014 però, un progetto particolarmente interessante ha cercato di rimettere il gotico sui giusti binari. Sto parlando di Penny Dreadful, una serie televisiva statunitense e britannica che fa del gotico, e dell’horror, il proprio punto di forza.
I Penny Dreadful erano delle pubblicazioni inglesi del XIX secolo che costavano appunto un penny, e presentavano storie gotiche a puntate. Prendendo spunto da queste pubblicazioni, la serie tv, in cui recitano tra gli altri Eva Green, Timothy Dalton e Josh Hartnett, ripropone alcuni personaggi letterari (Dorian Gray, Victor Frankenstein) e dell’immaginario popolare (Vampiri, licantropi e demoni) ricollocandoli in una nuova storia che ruota attorno alla ricerca di una giovane donna ‘rapita’ da una misteriosa Creatura.
Recitata in maniera impeccabile e costruita con un’estetica praticamente perfetta, Penny Dreadful si è rivelato un prodotto allo stesso tempo sensuale, spaventoso e raffinato, capace di catturare gli sguardi ad ogni inquadratura (la stessa sigla d’apertura è una sequenza di scene esteticamente belle).
Ma c’è di più…
Il gotico di Penny Dreadful non è un semplice abito, una decorazione per rendere una storia più ‘insolita’. Il gotico qui è piuttosto un teatro, una maschera che permette agli spettatori sì di godersi uno spettacolo, ma anche, se si vuole, di scoprire il vero animo umano che dietro questa maschera si nasconde. Perché sebbene si stia assistendo, molto semplicemente, a una caccia al vampiro, in verità si sta ammirando un complesso ritratto delle persone coinvolte. C’è il padre che deve espiare delle colpe che lo perseguitano, c’è un figlio che dal padre fugge. C’è anche chi è diventato ‘padre’ in maniera non convenzionale e che ora deve, in qualche modo, prendersi cura del figlio-mostro. C’è chi ha tradito un’amica e c’è chi sta per perdere l’amato. C’è chi non sa più amare, chi non vuole farlo e chi non desidera altro dalla vita.
Penny Dreadful è un complesso affresco di frammenti di vita umana, dove le persone devono imparare a convivere coi propri sentimenti, siano essi positivi o negativi. Ed è proprio questa la forza di una serie che quest’anno vedrà l’arrivo della terza stagione: il sapersi riappropriare con forza di un genere che nasconde le nostre esistenze dietro il terrore.
di Andrea Storti