Heinrich Boll - si scrive con la dieresi sulla o, ma non so come inserirla: da molto tempo non leggevo niente su di lui, sarà che dopo la caduta del Muro, nel 1989, ha finito per farsi largo un'altra idea della Germania, che non è quella che lui raccontava, la Germania di Konrad Adenauer (ma anche di Willy Brandt), ipocrisia, conformismo e paure borghesi nel grande gelo della Guerra Fredda.
Poi l'altro giorno ho incontrato per strada una conoscente con cui funziona bene il passaparola sui titoli dei libri. Ho cominciato a rileggermi tutto Boll, mi ha detto, e quelle quattro lettere più la dieresi mi si sono accese come una lampadina. Mi sono precipitato nella libreria più vicina e quello che ho trovato sono stati questi Racconti umoristici e satirici pubblicati negli Oscar Mondadori.
Una notte per fare i conti con queste zampate da felino sornione, capace di alternare ferocia e morbidezza. Una notte e quindi una promessa: presto rimetterò le mani su Opinioni di un clown e Foto di gruppo con signora.