durante il quale, insieme a Mercato Libero e ad un bel Gruppo di amici, abbiamo visto ed analizzato numerose ed interessanti Palazzine.
Quanto prima lanceremo il Gruppo d'Acquisto, facendovi avere tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche di questa nuova puntata di Operazione Valchiria: mi compro casa a Berlino.
Passiamo ad un significativo aneddoto:
durante una cena di lavoro con vari interlocutori Tedeschi, ad un certo punto il discorso è caduto sulla tenuta dell'Euro....
Io dico: certo che, con le profonde differenze strutturali all'interno dell'Eurozona, la tenuta dell'euro non è affatto scontata....
Risposta di un importante Legale Berlinese: finchè la Germania continuerà a pagare (N.d.R. per tutti...) l'Euro terrà, altrimenti...
L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE NON GODE DEL PRIVILEGIO DEI SUSSIDI STATALI.
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Mia risposta: è vero che la Germania ha il carico maggiore del peso dell'Eurozona ma, se uno guarda alle quote della BCE e del MES, il primo "azionista" è indubbiamente la Germania, il secondo la Francia ed il terzo è l'Italia...e le distanze tra le quote quote non sono poi così abissali.
Il problema però è che la Germania paga parecchio ma ha anche un ottimo ritorno dall'euro, mentre l'Italia paga parecchio ed invece.....(frase in sospeso)
vedi il nostro "conto" 2012...Bankitalia: 29,5 miliardi di aumento debito per sostegno a Paesi dell´EurozonaAllora il Legal Berlinese fa una reazione come a dire "Ah sì? Non ci avevo mai pensato che anche Francia ed Italia pagano il conto dell'Eurozona...."
Ma l'illuminazione è stata breve...come a dire..."interessante....non ci avevo pensato...ma in fondo chissenefrega...Noi paghiamo di più dunque l'Euro dipende da noi e basta...".
T'è capì?...;-)
Ed in Germania la maggioranza la pensa in questo modo.
Nota: tanto per capirci nel Meccanismo europeo di stabilità (MES)
la Germania "paga il conto" per il 27%
la Francia per il 20%
e l'Italia quasi per il 18%
(già nel 2010 simulai in questo Blog le quote del conto da pagare....)
Vabbuò....intanto....
Draghi continuare a sparare affermazioni "negazioniste" degne del Teatro dell'Assurdo...: Guerra valute: Draghi, chiacchiere sterili e controproducenti.....Euro: Draghi, Non e' Scoppiata Nessuna 'Guerra Dei Cambi'
e PAGA PEGNO alla Germania (che l'ha autorizzato a luglio 2012 a tamponare l'euro...) affermando che l'Euro non è forte ma è in linea con la media di lungo periodo in termini reali e nominali (Esatto! Infatti, meno che per la Germania, l'euro è SEMPRE stato troppo forte e non solo oggi o l'altro ieri...)
Allo stesso tempo Weidmann capitalizza la vittoria tedesca della quale pochi si sono accorti: la maggioranza baluba-nazional-populista infatti ha creduto che la Germania uscisse sconfitta dal "salvataggio dell'euro" dell'estate 2012.
Dunque Weidmann può permettersi di usare delle fini battute di scuola "surrealista"...: Weidmann (Bundesbank): temo politicizzazione tassi di cambio, ma salita euro riflette ritorno fiducia su eurozona
se non addirittura di essere più esplicito
Weidmann zittisce Draghi, tenta rilanciare corsa dell'euro
Il numero uno della Bundesbank Jens Weidmann mette le cose in chiaro: un rialzo della moneta unica non e' sufficiente per giustificare una riduzione dei tassi di interesse. I tassi di cambio? In linea ...
Noi INVECE
cerchiamo di fare ragionamenti un po' più realistici e pragmatici,
lungo le linee di faglia e di possibile rottura dell'Eurozona...
Nel mio post I "tanti" Euro che stanno sotto all'Euro Unico: Euro-Crucco ad 1,53 sul $, Euro-Italiota ad 1,19 etcindicavo i livelli massimi ed assai eterogenei "di sopportazione" nel cambio euro/dollaro per i vari componenti dell'Eurozona
e facevo capire come la Germania possa fregarse di un euro forte anche fino ad 1,53-1,54
mentre per l'Italia sarebbero giù uccelli senza zucchero in area 1.17-1,19....
Mi era però sfuggita una chicca della simulazione di Deutsche Bank:
la Germania, in caso di ripresa economica globale, potrebbe ADDIRITTURA sostenere un euro/dollaro ad 1,94 (!)
E poi continuate a scassarmi i cabasisi con la storia che la Germania, se tornasse al Marco, sarebbe fottuta...perchè la sua valuta diventerebbe troppo forte.
Ed io a spiegarvi come in realtà il nodo che tiene la Germania legata all'Euro non sia così indissolubile da rappresentare una netta alternativa bengodi (se rimane nell'euro) vs. catastrofe (se esce dall'euro o se passa ad un euro1-core)
vedi il mio post: Ve lo anticipai secoli fa di tenere d'occhio il "foglio excel" della Germania dal titolo "riskien vs. beneficien di rimanere dell'Eurozonen"
E vi re-incollo in questa sede la parte finale del post In partenza per Berlino: nuova puntata dell'Operazione Valchiria
Infatti, essendo un post su un'iniziativa reale e non la solita analisi virtuale che tanto piace ai "lettori fantasmi del web"...,
molti di voi, colpiti d'allergia-web nei confronti del FARE, non avranno cliccato su "continua a leggere", perdendosi l'utile finale...
....Del resto anche lo studio che citavo nel mio post I "tanti" Euro che stanno sotto all'Euro Unico: Euro-Crucco ad 1,53 sul $, Euro-Italiota ad 1,19 etc-------------------------------------------------------
nel quale si ipotizza che l'euro fino ad 1,53 sul $ non sia un problema per la Germania
mentre per l'Italia i problemi inizierebbero da 1.19...
dimostra come la Germania sia in una posizione di netto vantaggio.
Ma allo stesso tempo nel mio post: Ve lo anticipai secoli fa di tenere d'occhio il "foglio excel" della Germania dal titolo "riskien vs. beneficien di rimanere dell'Eurozonen"
è interessante notare come la Germania dipenda sempre meno dall'Eurozona
ed il suo super-Export sia sempre più orientato extra-UE, verso le verdi ed ampie praterie dei nuovi mercati... Germania, esportazioni record nel 2012 a 1.100 mld
Ma proprio i due dati sopra indicati dimostrano
come le linee di frattura dell'euro continuino a rimanere molto pericolose (addirittura tra Francia e Germania), anche se il Bazooka di Draghi ha comprato tempo...
Se queste linee di frattura STRUTTURALI non verranno sanate e superate (e non sarà facile) il rischio di Euro Breakup sarà sempre presente
rendendo l'investimento immobiliare a Berlino
anche una PROTEZIONE valutaria dal rischio di dissoluzione dell'euro e di ritorno alla valute nazionali...nel qual caso un asset italiano potrebbe svalutarsi pesantemente mentre un asset tedesco potrebbe rivalutarsi notevolmente...
....L’apprezzamento dell’euro impatta in modo molto diverso sulle economie dei paesi dell’unione monetaria. Quando una moneta si rivaluta, diventa tendenzialmente più difficile esportare a causa del rincaro delle merci. Gilles Moec, economista di Deutsche Bank, ha calcolato il valore sostenibile dell’euro per le diverse economie della Uem..
Secondo l’analista di DB, già ora la valuta unica è troppo apprezzata per Italia e Francia, che vanno in difficoltà quando l’euro supera il rapporto di cambio col dollaro di 1,17 per il nostro paese e di 1,24 per i transalpini. Le stime di Moec si basano su varie ipotesi, sia di debolezza della domanda mondiale come nell’ultimo trimestre del 2012, sia di ripresa economica ai livelli pre crisi.
Non stupisce che sia la Germania il paese più solido, che non perde competitività fino ad un cambio di 1,54 sul dollaro in questo scenario, e potrebbe pure sopportare un fantascientifico 1,94 in caso di ripresa globale.
La Spagna è l’economia tra quelle più in difficoltà che perderebbe meno competitività in caso di rivalutazione dell’euro.
Morgan Stanley ha proposto un simile studio, anche se con risultati leggermente diversi, soprattutto per la Spagna. Il cambio col dollaro necessario perché l’economia italiana non perda competitività è di 1,19, che scende a 1,07 per la Grecia. Solo la Germania può sopportare un euro forte, fino all’1,53%, sopratutto perché esporta nei paesi emergenti.....
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