Nuova mania la pasta fresca ripiena fatta in casa. Una volta avevo la macchina manuale per tirarla ma non mi sentivo proprio all'altezza di cimentarmi in un'impresa simile pur avendo trascorso la mia infanzia circondata da nonne per le quali il mattarello era come per noi l'impastatrice. Quasi come un'estensione dei loro arti, il mattarello lo sfilavano da una cavità del tavolo appositamente adibita per riporlo. Poi come per magia facevano apparire un grande tagliere di legno conservato con cura in un'enorme fodera bianca e, giù di olio di gomito, si iniziava a tirare la sfoglia per tortellini, lasagne e tagliatelle. Zia, prozia, bisnonna, nonna paterna e materna, persino mia madre, possedevano tutte lo stesso identico equipaggiamento che sfoggiavano in procinto delle feste natalizie. Anche i genitori e la nonna del moroso non erano da meno. Da loro si allestiva la vigilia di Natale una vera e propria catena di montaggio! Durante la mia infanzia, ho passato così molte mattine osservando e poi aiutando mia nonna, e in seguito mia suocera, a tirare chilometri di sfoglia e confezionare centinaia di tortellini sufficienti per arrivare come sempre sulle nostre tavole fino a Pasqua. Qui terminavano le scorte e se ne riparlava poi al successivo 25 dicembre. Ora come dicevo la macchina per tirare la sfoglia non ce l'ho più e guarda un po' naturalmente adesso mi sento pronta a provarci e obiettivamente ci ho preso pure gusto! Mi viene però da ridere se penso a me che con fare impacciato trasformo la penisola in un tagliere improvvisato munita di un baby mattarello che sembra quello della barbie! Non sono stata un'allieva diligente, ho carpito pochi segreti di quell'antica arte che mi volevano tramandare visto che in realtà a quei tempi, invece che aiutare veramente mia nonna in cucina, ero troppo impegnata a non farmi beccare mentre le mangiavo di nascosto tutto il ripieno dei tortellini!
Ad ogni modo, qualcosina comunque ho imparato e con i miei rudimentali mezzi ecco che cos'ho combinato questa volta:
RAVIOLI AL PROSCIUTTO COTTO, MORTADELLA, NOCCIOLE
E PARMIGIANO CONDITI CON BURRO ALLA SALVIA
Ingredienti per due o 3 persone
Per il brodo leggero
4 foglie di salvia
mezza carota
mezza cipolla
un gambo di sedano
Per la pasta:
150 gr di farina debole
50 gr di farina di semola rimacinata di grano duro
2 uova
acqua q.b.
Per il ripieno
4 fette di prosciutto cotto
4 fette di mortadella
20 gr di formaggio di latte a pasta tenera tipo Castel san pietro
4 cucchiai di parmigiano
noce moscata
nocciole tritate fini
Per il condimento
2 foglie di salvia tagliate fini
20 gr di burro di ottima qualità
2 cucchiai di parmigiano (si può omettere)
In una capiente pentola fai bollire l'acqua con 4 foglie di salvia, mezza carota, mezza cipolla e un gambo di sedano. Lascia cuocere tutto per 2 orette a fuoco basso poi filtra il liquido e rimettilo nella pentola.
Nel frattempo Preparare il ripieno: nel robot da cucina trita il prosciutto, la mortadella, il formaggio e il parmigiano. Unisci l'uovo, la noce moscata e le nocciole tritate e precedentemente tostate in forno per qualche minuto. Il composto dovrà risultare abbastanza cremoso.Preparare la pasta: sulla spianatoia fai la fontana con le farine, al centro rompi le due uova e inizia ad impastare. La semola di grano duro assorbe più liquidi per cui se l'impasto dovesse essere troppo duro e asciutto unisci pian piano un goccio di acqua. Lavora energicamente la pasta per 15 minuti: quando la pasta sarà ben liscia, con il mattarello stendere una sfoglia sottile. Taglia la sfoglia in strisce leggermente più grandi della misura del coppa pasta scelto per tagliare i ravioli. Io ne ho usato uno a forma di cuore con i bordi dentellati. Disponi sulla strisci di sfoglia dei mucchietti di ripieno distanziandoli. spennella con un pennello leggermente inumidito di acqua la pasta e sovrapponi la seconda striscia facendo aderire bene i bordi e premendo con i polpastrelli tutt'intorno al ripieno. Con un coppa pasta ricava i ravioli e procedi così fino ad esaurimento.
Cuoci i ravioli nel brodo leggero preparato in precedenza. Quando sono quasi cotti in un tegame sciogli il burro con la salvia poi spegni il fuoco. Scola i ravioli prelevandoli con una ramina, versali nel tegame e condiscili con il burro alla salvia unendo un goccio di brodo per renderli più cremosi. Spolvera con il parmigiano e servi ben caldi. Se vuoi aggiungi anche qualche nocciola tostata e tritata grossolanamente.
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Pensieri fuori dal coro: ravioli al prosciutto cotto, mortadella, parmigiano e nocciole conditi con burro alla salvia
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