Magazine Diario personale

Pensieri ingarbugliati

Da Perla
Ho parlato a lungo con le mani: sulla tastiera, sulle guance dei bambini, sul corpo dell'amato. A volte le impreziosisco con lo smalto o anelli vertiginosi per dare a vedere che  la loro stanchezza è soltanto un inganno.Le mani sono l'anima dell'uomo. Sono il nostro carattere. Educare una mano vuol dire insegnare a tacere. Ci sono creature che hanno levato le loro mani per gioire, altre per difendersi dalla violenza. Qualcuno con le mani ha fatto giustizia, qualcun altro ha pregato. Però tutti sulle proprie mani hanno fatto calare il silenzio
Alda MeriniPensieri ingarbugliatiH. Matisse
Nei giorni scorsi ho avuto modo di conversare su cosa sia la comunicazione. L’argomento era la comunicazione attraverso il blog. Uno dei partecipanti alla conversazione sosteneva che quella che avviene attraverso il post ( “… i post sembrano proprio dei message in a bottle, cioè testi scritti con la speranza che DOPO ci sia una comunicazione.”) non sia comunicazione bensì espressione e che solo attraverso i commenti avviene la vera e propria comunicazione.Ho rimuginato oggi su questo, anche perché mi sono imbattuta nella frase che leggete sopra , e seguendo un pensiero dopo l’altro   ho preso un sentiero diverso.Cos’è la comunicazione? Sempre attingendo a quella conversazione riporto un brano co-mu-ni-cà-re (io co-mù-ni-co) dal latino: [communicare], mettere in comune (…) la comunicazione è un'espressione sociale, un mettere un valore al servizio di qualcuno o qualcosa fuori da sé: non basta pronunciare, scrivere o disegnare per comunicare; la comunicazione avviene quando arriva, quando l'espressione è compresa e diventa patrimonio comune per la costruzione di una discussione, di un sapere, di una cultura”. Allora ho ripensato alla famosa comunicazione non verbale, quella che non mente mai, quella che noi porgiamo con il nostro corpo, con i nostri gesti. L’ho detto,  era una riflessione  un po’ ingarbugliata, cosicché mi sono ritrovata a pensare alle parti del corpo che ognuno di noi guarda in maniera automatica con più interesse. La maggior parte  delle persone, sia maschi che femmine, guarda il lato “B”.  Io guardo quasi contemporaneamente  le mani e poi gli occhi. Ma soprattutto le mani. Va beh, subito dopo invio alla banca dati che ho in testa informazioni circa  la voce, il suo suono, timbro, il  suo volume, l’inflessione, ma questo è un altro discorso….

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