Pensieri poetici tra Monti e Tremonti

Creato il 10 novembre 2011 da Vidi

Questo scambio di sonetti tra amici su Facebook è venuto troppo bene per non riportarlo qui, anche in omaggio a Giuseppe Gioacchino Belli di cui quest'anno il 7 settembre sono ricorsi i 220 anni dalla nascita.


La kermesse poetica su Facebook era cominciata a dire il vero con largo anticipo a luglio, quando, lungimirantemente
 Gaetano Sansone si era espresso con il seguente sonetto dal titolo 'Mani di forbice': 


Lui si presenta grondante d’orgoglio
come un eccelso grande economista
con il profilo del saggio statista,
ma è solo un bluff per piazzare l’imbroglio
 

Senza distinguere il grano dal loglio
taglia le spese alla scuola e all’artista
col bilancino del buon farmacista,
senza far scelte, ando coglio coglio.
 

Quest’uguaglianza è finta, a ben guardare:
tagliar le spese a tutti senza sconti
lascia distanze intatte da colmare.
 

La mia proposta per salvare i conti:
qui c’è solo una voce da tagliare.
Basta passare da TreMonti a Monti.


A Gaetano all'epoca aveva risposto Giuliana Gaudyer da par suo:
Poco interessa se sia economista,
anche un bambino sa fare di conto,
se in modo stolto il danaro poi smista,
facendo a suo piacimento il raffronto.
Tagli alla scuola e tagli all'artista
neanche le tasse ci lascia invariate
taglia e ricuce a mo' di stilista
mentre organizza con arte...sfilate
Cominci il balletto, si apran le danze
qui tolgo, qui metto e non faccio sconti
mai avere dubbi o lasciare speranze.
Occorre sempre far quadrare i conti
e allora essendo in tema di vacanze,
c'è mare e mare e ci son monti e Monti.
 

Stamattina, avendogli i tempi dato ragione, Gaetano ha ricondiviso questo scambio, e io, così sollecitata, ho voluto esprimermi nel merito:

Sì, condivido, e siamo a milioni
quelli che anelano che in tempi brevi
poss' ei coi suoi togliersi dai coglioni.
Ma temo che non saranno più lievi
le lame degli affilati taglioni:
insomma temo che non ci sollevi
dalla mannaia di tasse e pensioni
il signor Monti: prevedo prelievi,
veri salassi; d'altronde ha parlato
chiaro l'Europa: ci stanno già addosso.
Lacrime e sangue saranno versati;
per calmar della BCE il molosso
una fettina di culo panato
non basterà: ci vorrà pure l'osso...
 
Non ho dubbi sul valore elegiaco di questi pensieri poetici; piuttosto un altro dubbio mi rode: troveremo mai altre simili fonti d'ispirazione in futuro?
... speriamo di no! 


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