Non è vero, non è il pensiero-gabbiano volume 5, visto che gli altri volumi non ci sono stati
Però sì, penso che il titolo possa essere appropriato.
Stamattina, appena sveglio, mi sono venuti in mente tre o quattro pensieri.
Uno riguardava la nostra vita, il nostro… universo.
Pensavo che tante volte siamo così presi dalle nostre piccole questioni personali, che poi per noi non sono piccole, cioè lo sono ma per noi possono essere importanti.
Ma sono piccole in confronto al mondo, all’universo, anche se, in fondo, esso è costituito anche da esse.
E… pensavo all’Universo, sì, proprio intendendo quello spaziale, e mi chiedevo quanto abbia senso la ricerca dell’uomo della “verità”, la verità sul posto in cui si trova e che non sa nemmeno bene come sia fatto.
Potremmo essere come delle formiche in un formicaio, e voi pensate che le formiche capiscano mai dove si trovano? Secondo me, no.
Penso che proprio questo mistero ci faccia essere quelli che siamo, ci faccia progredire.
Un po’ come nei rapporti cone le persone… in generale, anche se ora sto pensando a quelli sentimentali. Intendo dire che il mistero ci porta a proseguire la nostra esplorazione, ci porta a dirigerci là dove altrimenti non andremmo.
Per l’Universo, be’, la religione risolve la questione in modo relativamente semplice.
Purtroppo, da un certo punto in poi mi è sembrata una spiegazione un po’ troppo campata per aria. Ma certo plausibile (be’, mi scusi chi è religioso ma questo è il mio pensiero, e in fondo nell’esistenza di un non ben definito Creatore direi di crederci).
Pensavo che siamo tutti più o meno esploratori… anche se, certo, alcuni poco, alcuni tanto, ma in media sì, direi che una delle caratteristiche dell’uomo è proprio essere un esploratore.
E quindi?
E quindi niente, non so cosa abbia mangiato ieri sera
Buona giornata a tutti.