Ci sono giorni che mi impongo di pensare a qualcosa di strano. Lo faccio specialmente nei giorni di pioggia, come oggi. E' un pensiero che riguarda la capacità di giudicare il bene e il male, dunque di comportarsi di conseguenza. Però è difficile poterlo fare. Potremmo aiutarci con la psicologia del comportamento, provando a leggere i micromovimenti del corpo che conducono a tensioni, timori e quant'altro. Sarebbe comunque solo un aiuto perché non è una scienza esatta. Il nostro corpo è definito come una macchina perfetta, il mio non lo è di sicuro: sono miope, ho la sinusite cronica e soffro di una tendinite fastidiosissima. Che poi la perfezione esiste solo se legata a ad uno scopo. Un aspirapolvere (ho scoperto oggi che è un sostantivo maschile!) è una macchina (quasi) perfetta per fare le pulizie; l'automobile è una macchina (quasi) perfetta per farti spostare velocemente da un posto all'altro. Il corpo umano è perfetto per cosa? Dovendosi adattare a fare millemila cose, è adatto a tutto ma perfetto per niente. Forse, per paradosso, è perfetto perché capace di adattarsi a tante (troppe) cose. Nemmeno questa affermazione è vera. Ci sono un centinaio di cose che il corpo umano non può fare.
In giornate di pioggia come questa, vado su Ondarock leggo un paio di recensioni a caso e scarico un cd da ascoltare. Oggi mi ha colpito Plans dei Death Cab For Cutie. La copertina è fantastica e anche i titoli sono interessanti, evocativi direi. Su tutti Different names for the same thing e Your heart is an empty room.Sempre seguendo la logica del pensiero strano, sono arrivato ad una domanda. Cosa modificheresti del tuo corpo? No, non intendo sotto il lato estetico. Ho la fortuna, citando Zoolander, di essere bello bello in modo imbarazzante. Pensavo ad una qualità del corpo. Dopo ore e ore di riflessione, ma che dico ore, minuti e minuti, la risposta è che mi piacerebbe avere la possibilità di guardare le persone con occhi diversi, diversi tra loro. Con l'occhio destro vorrei avere la capacità di vedere solo le cose buone, con l'occhio sinistro solo le cose cattive. Sarebbe una sorta di specializzazione utile, forse no. Ora come ora entrambi gli occhi percepiscono tutto, spesso in modo troppo confusionario. Chiudo un occhio e vedo il bene, con l'altro il male. Sarebbe più facile giudicare, eviteremmo quei processi di autoinganno dovuti all'abitudine. O forse, com'è più probabile, continueremmo ad ingannarci. Alla fine forse è più che sufficiente tenere gli occhi ben aperti.
Ah, se vi capita ascoltate i Death Cab For Cuties...
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