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Pensioni anticipate, ecco alcune possibili modifiche del Governo

Da Mrinvest

Pensioni anticipate e flessibilità su età pensionabile in cambio di un sistema di incentivi-disincentivi all’uscita dal lavoro

Pensioni anticipate, ecco alcune possibili modifiche del GovernoGiorni intensi per il Governo Letta che, tra gli altri problemi da risolvere, è anche alla ricerca di una soluzione per gli “esodati”, cioè per quei lavoratori che, avendo accettato gli accordi aziendali sottoscritti al tavolo del Ministero del Welfare per usufruire di pensioni anticipate (in seguito alla Riforma Fornero che ha allungato i tempi per lasciare il lavoro), si sono ritrovati invece senza posto e senza pensione. Sarebbero almeno 65 mila in tutta Italia, ma il Ministro Enrico Giovannini vorrebbe introdurre misure di largo respiro, non limitando la risoluzione del problema al singolo caso.
Per questo, si ipotizza un sistema flessibile per l’uscita dal mondo del lavoro. Se la

Riforma Fornero ha innalzato a 66 anni e 6 mesi l’età pensionabile per gli uomini (ed a questa stessa età dovranno tendere anche le donne entro il 2018), le stesse pensioni anticipate hanno nei fatti quasi eliminato qualsiasi possibilità di usufruire della vecchia pensione di anzianità, i cui requisiti sono stati inaspriti a 42 anni e 5 mesi per gli uomini ed a 41 anni e 5 mesi di contributi per le donne, e questo a partire da 1 gennaio 2013.

Il Governo pensa adesso di modificare la Riforma e consentire l’uscita dal lavoro con almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi, ma con una penalizzazione che arriva fino all’8% dell’assegno mensile e che diminuisce man mano che si avvicina l’età dei 66 anni e 6 mesi. Oltre questa soglia, invece, il lavoratore sarebbe, al contrario, incentivato a restare al lavoro, usufruendo dell’importo non detratto dei contributi Inps in busta paga.

Altro incentivo potrebbe riguardare quanti, pur in presenza dei requisiti per la pensione, non lasciano il posto e accettano di trasformare in part-time il loro rapporto di lavoro, consentendo al contempo all’azienda di assumere un giovane con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato.

Pensioni anticipate e flessibilità in uscita sono ipotesi a cui l’Inps ha già dato il suo benestare, ma che dovranno ancora trovare concretezza nelle decisioni del Governo e del Parlamento. Conti permettendo.


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