L’Atleta di Taranto fu una vera e propria leggenda dell’Antica Grecia. Vissuto all’incirca nel V secolo a.C. divenne famoso per aver vinto 4 Giochi Panatenaici in una delle specialità più difficili e poliedriche dell’epoca: il pentathlon.
A distanza di più di 2000 anni e con qualche aggiustamento del padre delle Olimpiadi odierne, De Coubertain, il pentathlon moderno rimane uno degli sport più complessi e difficili di sempre.
5 discipline agli antipodi: nuoto, 200m stile libero, “combined event”, sequenza di corsa e tiro a segno con la pistola per un totale di 3200 m e 20 bersagli, scherma (spada) ed equitazione, percorso a ostacoli su un tracciato di 350-450 m, da compiere, non in sequenza, in un solo giorno di gara. Un misto di tecnica, forza fisica e concentrazione da far rabbrividire anche i più audaci ed inscalfibili atleti greci.
Nella capitale sabauda, però, un atleta sembra non risentire delle fatiche di questo sport, ma anzi, di riuscirci piuttosto bene. Appena tornato dalla prima esperienza con la maglia della Nazionale agli Europei categoria Allievi che si sono svolti la settimana scorsa a Praga, Giorgio Malan, classe 2000 in forza all’ A.s.d. Pentathlon Moderno Torino, potrebbe davvero diventare il nuovo corrispettivo dell’antico campione della Magnagrecia.
Ieri sera è tornato da Praga ma il tempo per risposarsi è poco: il 22 luglio si riparte alla volta di Caldas da Raihna Portogallo, per gli Europei Youth B.
“Quando ho saputo della convocazione ero al settimo cielo, soprattutto perchè mi hanno chiamato anche per gli Europei della categoria superiore” racconta l’atleta. “ Un po’ per l’emozione, un po’ perchè era la prima volta in una competizione di questo livello, non sono riuscito a dare il massimo nel tiro a segno e non è andata benissimo ma sono comunque molto soddisfatto. In Portogallo, visto che competerò con i miei coetanei, spero di riuscire a fare anche un buon risultato. Al momento la mia aspirazione è quella di fare esperienza, poi se riesco ad ottenere anche un buon piazzamento tanto di guadagnato”.
L’ATLETA

Si comincia per gradi: prima nuoto e corsa, dopo 2 anni si passa alla scherma e poi si arriva al tiro a segno e all’equitazione. “Trovo entusiasmante che questo sport si componga da discipline così diverse l’una dall’altra. La corsa e il nuoto sono quelle che preferisco e in cui sono più portato. La scherma e l’equitazione sono le più divertenti, il tiro a segno è un po’ il mio tallone d’Achille perchè sparare richiede tanta concentrazione e io faccio un po’ fatica a trovarla”.
Chi pratica sport agonistici sa bene quanto siano impegnativi gli allenamenti. Per chi, come Giorgio, pratica uno sport agonistico composto da 5 discipline diverse, la settimana è tutta piena. “Ci alleniamo tutti i giorni 1/2/3 volte al giorno. Abbiamo 6 allenatori, 5 per ciascuna disciplina e un coordinatore che decide quante volte a settimana dobbiamo allenarci su un singolo sport. È piuttosto complicato e soprattutto ti porta via molto tempo ma a me non pesa. I miei compagni di squadra ormai sono diventati un po’ la mia seconda famiglia e, vedendoci tutti i giorni, si è creato un legame speciale”.
Il giovanissimo pentatleta, che ha appena concluso il secondo anno di Liceo Scientifico, è uno sportivo a 360 gradi. “D’inverno pratico anche sci agonistico e d’estate mi piace molto andare in bici su strada”. Da grande non sa ancora cosa vorrebbe fare ma per quanto riguarda la sua carriera sportiva ha le idee molto chiare: “come penso tutti gli atleti, il mio sogno è quello di partecipare alle Olimpiadi e magari, un giorno, di salire anche su un gradino del podio”.
I presupposti affinchè il desiderio di Giorgio si avveri ci sono tutti e noi non possiamo che auspicare che il sogno diventi realtà.
E chissà che un giorno, in Italia e nel mondo non si senta parlare dell’Atleta di Torino, campione pluripremiato di pentathlon moderno.
