Cosa fanno sette ragazzi di Tel Aviv che decidono di creare un gruppo guardando musicalmente indietro e prendendo in riferimento i grandi della musica (Northern) Soul e Paul Weller? Finiscono sotto alla Acid Jazz Records e sfornano un bellissimo album di nome “The North”.
Nessuno, però, da giugno 2012 ha avuto l’idea \ la spinta di parlare e di buttare fuori questi Men of North Country (in Germania e nel Regno Unito sono parecchio apprezzati) che, nel loro esordio discografico, mantengono in vita, in maniera costante dalla prima all’ultima traccia, l’amore profondo per il movimento Mod e, in particolar modo, per la musica Soul dei Sixties.
In “The North” si possono sentire molte influenze che riprendono gli Style Council di Paul Weller e i Teardrop Explodes, ma c’è questa freschezza pop, immediata e coinvolgente, che ci ricorda che siamo nel 2013.
Le sonorità di questa band sono davvero inconfondibili e memorabili, e le canzoni, di breve durata e le cui liriche si ispirano al songwriting britannico, fanno rivivere alla perfezione quel periodo e fanno venire voglia di ballare nelle sale dove il talco è d’obbligo.
Si guarda tantissimo indietro, ma nella musica dei Men of North Country c’è quest’idea di innovazione, questo stile personale ed elegante, che li rende unici e differenti dalle tante altre band del genere.
Tracklist:
1. Man Of North Country
2. Pandora
3. Ringtone (at the Caffs)
4. The North
5. iPhoneumonia
6. Teenage Frost
7. Mirror Man
8. People Of Tomorrow
9. Debut
10. O Lucky Man!
11. Staring Daggers