Magazine Cucina
Stamattina mi sono messa subito al lavoro, avevo questi peperoni verdi coltivati sul balcone, e un'idea che mi frullava in testa.
Ho affettato a rondelle i peperoni, lavati e privati dei semi e li ho messi in padella con tre cipolline dorate sbucciate e tagliate a fette, a rosolare con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva.
Dopo qualche minuto sfumo con un cucchiaio di vino bianco e aggiungo una manciata di uvette e un cucchiaino di miele non aromatico (non ho zucchero in casa) mescolo brevemente e ricopro, lasciando la fiamma medio bassa. Dopo circa 10 minuti alzo la fiamma e aggiungo un cucchiaio di aceto di mele. Lo lavoro per andare a smuovere il fondo di cottura caramellizzato e rimiscelarlo ai peperoni. Ottengo cosi dei peperoni e cipolle digeribilissimi, con un sapore leggermente agrodolce che stimola a pensare con cosa abbinarli la prossima volta...
Ieri sera invece, tornata da flamenco stanca morta e affamata come un lupo, ho messo acqua calda, sale, pizzoccheri, una patata sbucciata e tagliata a pezzi e mezza verza a listarelle tutto insieme sul fuoco. Quando pasta e patate son state cotte, ho scolato tenendo saldo il coperchio, ho rimesso sul fuoco e aggiunto la catalogna saltata avazata di ieri. Spadello e condisco con pepe nero e un nanocubo di burro. Ahhhhhhh, fame placata. Il flamenco e' bellissimo.
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