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Peppino Impastato

Creato il 10 aprile 2012 da Lucastro79 @LucaCastrogiova

Bellimbusto - Peppino Impastato

Immagine scattata durante il corteo di Peppino Impastato Non è casuale se oggi, Bellimbusto, ha deciso di parlare di Peppino Impastato; i più attenti, gli ammiratori accaniti (come me) di questo spettacolare personaggio, sapranno sicuramente che tra un mese, esattamente il 9 Maggio, siamo tutti chiamati al grande appuntamento che ogni anno si tiene a Cinisi, città del palermitano, dove Peppino ha vissuto e portato avanti le sue battaglie contro quella merda che è la mafia. Peppino, il cui padre era affiliato alla malavita locale, a quel sistema si è ribellato, pagando con la vita la voglia di legalità e una Sicilia non più schiava dei mafiosi. Le sue vicende sono state portate alla ribalta dal film di Marco Tullio GiordanaI cento passi“, di cui ho già parlato su questo blog (leggi l’articolo) ma fino a quel momento, assurdo ma vero, Peppino veniva considerato un terrorista che si era fatto saltare in aria durante la preparazione di un attentato; fortunatamente la verità è stata portata alla luce, grazie alle lotte dei compagni d’un tempo, del fratello Giovanni, ma sopratutto della madre Felicia, morta qualche hanno fa e a cui oggi è intitolata la casa memoria assieme al figlio Peppino.

Oggi però, non voglio parlare della vita di quest’esempio che tutte le persone perbene dovrebbero portare a modello; oggi voglio parlare di ciò che sarà tra un mese, delle fasi toccanti di questa incredibile storia. Il concentramento è da sempre fissato a Terrasini, città dov’era la sede di Radio-aut, da cui Peppino derideva la mafia, denunciandone anche gli intrecci con la politica locale, e si prosegue per circa 4 chilometri alla volta di Cinisi, dove il corteo si chiude, proprio davanti la casa dove Peppino è cresciuto, a 100 passi dall’abitazione del suo carnefice, Tano Badalamenti. Durante la marcia, sono molti i momenti in cui Peppino viene ricordato, sopratutto quando si passa vicino al luogo dove è stato trucidato. La folla variegata che ogni anno partecipa in massa, da l’impressione che un’altra Sicilia è possibile, proprio come voleva Peppino, e forse anche per questo, personalmente, lo reputo un appuntamento imperdibile, perchè si riesce a riaccendere quella speranza che ogni giorno viene messa a dura prova da fatti di ogni genere. Dopo il corteo e una visita alla casa-memoria, nella piazza si esibiscono artisti che fino a tarda notte tengono alto il ricordo di Peppino.

Quindi non possiamo mancare, in nome di Peppino il 9 Maggio tutti a gridare No alla Mafia

Nei prossimi giorni riporterò l’elenco degli eventi previsti

 


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