Per Amore non per trasformismo

Apprezzamento, più che altro, e una sorta di convergenza a un crocevia forzato, per rafforzare il confronto su alcuni temi di interesse comune evitando le cosiddette polemiche fine a se stesse. Strategie diverse che però si incontrano su un tavolo di gioco con regole riconosciute da tutti. Sarebbe il caso - ventilato quindi non nubiloso di Maria Vittoria Ceraso e forse dello stesso Luigi Amore. Non ci si miscela, non si diventa ingredienti di cocktail indigesti tuttavia confrontarsi "nel merito" senza demerito pur si potrà.

Dal centrosinistra sono arrivati apprezzamenti per gli interventi professionalmente ben argomentati dell'avvocata Ceraso, consigliera ed ex assessora al personale, mentre Luigi Amore manifesta ripetutamente interesse e continuità d'impegno per i complicati problemi dei servizi sociali.

Già in febbraio era baluginata sul quotidiano degli agricoltori una smentita cerasiana dell'accusa di trasformismo: "Se apprezzano non possiamo farci nulla: noi ci preoccupiamo del bene comune e non abbiamo nulla a che vedere con la linea del sindaco", così esplicitava essenzialmente l'ex assessora. L'amore del bene comune prevale sul plumbeo pathos dei voltogabbana. Anche l'ennui baudelairiana di Luigi Amore trova alto gradimento e buoni compagni dalla parte dei più numerosi in Consiglio. Perché non confrontarsi anche criticamente sulle questioni sociali, cercando soluzioni, piuttosto che ingaggiare tenzoni memorabili ma sterili? Non ne può più, Amore, del polemicismo martellante dei fasanisti e dei forzaitaliani. Strade che si allontanano, purché si aggiunga un perplesso "pare".

Le politiche sociali in particolare sono di ispida disciplina: come potrà l'assessore Platè venirne a capo celermente, al cospetto di un intrico così labirintico, gomitoloso e involuto? E' il mal sottile di cui sofferse Amore, per due anni a mal partito di fronte all'ingestibile.

La foto sopra è tratta dal sito dell'Inviato Quotidiano al link

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