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Per anni ho pensato che Silvio fosse contro la tracciabilità per evadere il fisco, con i sui compari, ed invece era per colpa, per amore, di Veronica.

Creato il 21 dicembre 2011 da Slasch16

Per anni ho pensato che Silvio fosse contro la tracciabilità per evadere il fisco, con i sui compari, ed invece era per colpa, per amore,  di Veronica.

Pensavo che la sua posizione, sull’evasione, fosse dovuta al suo Dna di bandito, corruttore, evasore, puttaniere ed invece era, è, per amore.
Guardate cosa mi è capitato di leggere oggi:

Berlusconi contro tracciabilità
«Per regali da nascondere a moglie»

A  parte il fatto che non ha nessun rispetto della donna, dei sui diritti e della parità, anche se non è ancora conquistata del tutto ma c’è un campo dove, certamente , la donna ha conquistato da secoli la parità, quella di mettere le corna al marito.
E’ una conquista che alle donne è costata più del diritto al lavoro, alla maternità, all’art.18 ed allo statuto dei lavoratori.
Perchè, nei tempi che furono, alle mogli che tradivano veniva tagliata la testa, oppure frustate sulla pubblica piazza, o lapidate a sassate e tutto ciò sotto tutte le latitudini del mondo dove fosse presente una religione.
Qualcuno, più sbrigativo, reagiva alle corna della moglie con la lupara, altri e succede quasi quotidianamente ricorrono ai coltelli da cucina, fingono un invito ad una passeggiata romantica e poi la buttano giù nel burrone.
Comunque lasciamo perdere l’evoluzione del rapporto maschio-femmina che è problematico sin dai tempi di Adamo ed Eva.
Ad ogni modo le signore della buona borghesia hanno il diritto ad una soglia più alta della rintracciabilità, i gigolò hanno un costo e non sta bene pagarli con il bancomat o la carta di credito lasciando tracce ovunque e poi andare in parrocchia, ai mercatini equo solidali organizzati all’interno delle scuole delle suore a fare le mamme devote ed intonse, anche perchè di mamme intonse ne esiste una sola, da che il mondo è mondo, risulta che l’unica che ha partorito senza perdere la verginità è una certa Maria Vergine di Betlemme, in terra santa.
In comune, le signore della buona borghesia, i paladini della famiglia cattolica che hanno organizzato il family day, al comando dell’utilizzatore finale circondato dai vescovi, hanno tutti il vizio di predicare bene e razzolare male, ma lascino in pace la Vergine Maria che ha tradito il falegname ma l’ha fatto con lo Spirito Santo e lo spirito, si sa, evapora senza lasciare traccia.
Il solito maschilismo del puttaniere, pedofilo, utilizzatore finale viene fuori ogni volta che apre bocca, non che io ne sia immune sono di una generazione superata che ritiene i due ruoli compatibili, complementari, maschio femmina, ma che l’uomo possa comunque tirare una riga per terra che sia da confine alle esondazioni economiche ed emotive della femmina.
Ho una moglie da oltre 4o anni, sempre la stessa, ed un certo equilibrio siamo riusciti a trovarlo nel rispetto reciproco.
Non chiedetemi come ci siamo riusciti perchè è solo una questione di culo  ed un po’ di volontà.
Ma tutto questo non c’entra niente con il discorso che volevo fare.
Per regali da nascondere alla moglie è una frase che avrebbe dovuto inventare Ghedini, più bella ancora dell’insuperabile sino ad oggi, utilizzatore finale.
Secondo me è da utilizzare al più presto in tribunale dove è imputato di istigazione alla prostituzione di minorenni e non minorenni, di aver messo su un casino semovente che, come usano le grandi star per i concerti, veniva spostato da una città all’altra secondo la bisogna, Arcore, palazzo Grazioli, Villa Certosa, castelli romani, ovunque servissero i regalini da nascondere alla moglie ecco che subentrava il Rag. Spinelli per i bonifici o i pagamenti in contanti, Lele Mora per il trasporto e la logistica, Tarantini per la ricerca della materia prima ed Emilio Fede per la valutazione estetica e delle specializzazioni dei regalini in questione.
Non per niente la nipotina di Mubarak, che ieri l’ha reso nonno o zio, non ho ancora appurato bene il grado di parentela, veniva chiamata, a Messina da chi la conosceva bene e molto prima di andare ad Arcore quindi intorno ai sedici anni, la bocca del deserto.
Volete che un esperto di meteorine, orgettine, puttanine, veline, come Emilio che batteva tutta Italia alla ricerca di regalini per se e per il suo mito vivente, che ha una cultura invidiabile, appassionato di guerre basti pensare alla passione che ci ha messo nella diretta del primo bombardamento in Iraq il 16 gennaio del 1991, non conosca gli eroi della seconda guerra mondiale?
Tutti gli appassionati di storia sanno che tra i generali nazisti qualcuno era veramente bravo, non è un complimento è un discorso puramente tecnico da antifascista, tanto che per la sua genialità nei combattimenti si guadagnò l’appellativo di: Rommel, la volpe del deserto, gli americani ci fecero più di un film e questa è storia.
Dicevo di Emilio, si trova in Sicilia per un concorso di bellezza al quale partecipa una minorenne, alta 1,80 o quasi, che tutti chiamano  Ruby Rubacuori, la bocca del deserto, traduco per i leghisti: una che fa dei pompini spaziali.
Per uno che conosce la storia il paragone  con il  grande  Erwin Rommel è un marchio ed una garanzia ed era ovvio  che Emilio impacchettasse al volo  il “regalino” e lo portasse direttamente a Villa San Martino per il sollazzo del battacchio del depravato presidente del consiglio, a tempo perso, tra una puttana e l’altra?
E’ come se a Varese, a Gemonio, girasse la voce che una cinese fa del karaoke, con i microfoni dei clienti, paragonabili ai gol di Messi, ci andrebbe subito anche il trota.

Per anni ho pensato che Silvio fosse contro la tracciabilità per evadere il fisco, con i sui compari, ed invece era per colpa, per amore,  di Veronica.
Insomma i giudici del tribunale di Milano si renderebbero conto che tutto il puttanaio messo in piedi da Lele Mora ed Emilio fede altro non erano che regalini da nascondere alla moglie per continuare la favola di Una storia italiana, la vera storia della famiglia del mulino bianco, la famiglia pia e devota di Silvio Berlusconi.
Certo che alla Signora Veronica Lario in Berlusconi, adesso separata in attesa di divorzio, qualche sospetto avrebbe dovuto raggiungerla nel corso degli anni, molto prima della denuncia a Repubblica della malattia del marito, della depravazione inarrestabile che gli ha fatto perdere il controllo sino al punto di candidare le sue concubine nei vari parlamenti nazionali ed europei oltre che nei consigli comunali e regionali.
Sappiamo che Villa San Martino è grande, sappiamo anche che certe sere c’era un traffico che neanche in Corso BuenosAires, nelle ore di punta, si era mai visto.
E poi, tutte queste suore con le tette fuori ed il crocifisso sui capezzoli, ma andiamo, solo Marina la figlia che è peggio di lui, può considerare normale un atteggiamento del genere. 


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