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Per cambiare il clima: la CIA finanzia uno studio sulla geoingegneria

Creato il 21 luglio 2013 da Informazionescorretta

di: Steve Watson

geoingneria
La CIA sta finanziando uno studio scientifico per determinare la possibilità di alterare il clima del pianeta, con lo scopo di scongiurare il cambiamento climatico, secondo alcuni documenti rilasciati dalla National Academy of Sciences.

I documenti rivelano che il progetto avrà una durata di 21 mesi con un costo di 630 mila dollari ed una relazione finale prevista per il 2014. Gli scienziati appoggiati dalla CIA studieranno come i modelli meteorologici possano essere influenzati e modificati e in tal modo valutare i potenziali impatti dei tentativi di geo-ingegneria.

Il sito web della NAS rileva che il finanziamento per lo studio proviene dalla “comunità di intelligence degli Stati Uniti“. William Kearney, portavoce della NAS, ha riferito a Mother Jones che l’agenzia in questione è la CIA.

Tali rivelazioni segnano la prima volta che una agenzia di intelligence finanzia pubblicamente un tale studio.

Un portavoce della CIA non ha confermato il coinvolgimento dell’agenzia, ma ha affermato che “è ‘naturale che su un tema come il cambiamento climatico l’Agenzia possa collaborare con gli scienziati per comprendere meglio il fenomeno e le sue implicazioni sulla sicurezza nazionale.”

Sembra che la CIA abbia esternalizzato  i suoi studi sulla geo-ingegneria a seguito della chiusura di un proprio centro di ricerca sul cambiamento climatico e la sicurezza nazionale nel 2012. La mossa è arrivata dopo le critiche di alcuni membri repubblicani del Congresso, secondo i quali la comunità d’intelligence non dovrebbe impiegare il proprio  tempo a ricercare come manipolare il clima.

Il sito web della NAS afferma anche che lo studio comprenderà una “valutazione tecnica di un numero limitato di tecniche di geoingegneria proposte.” Una delle principali tecniche che sarà valutata, secondo i documenti, è “la gestione della radiazione solare“, che consiste nello spruzzare particelle di aerosol nella stratosfera per riflettere la luce del sole lontano dal pianeta – in altre parole le scie chimiche.

Lo studio dovrà anche prendere in considerazione “la rimozione del biossido di carbonio (CDR)“, che consiste nell’ estrarre il biossido di carbonio dall’aria attraverso reazioni chimiche o nanospugne porose. Naturalmente, l’anidride carbonica è fondamentale per ogni forma di vita sulla Terra, quindi “succhiarla fuori dall’aria” potrebbe portare a conseguenze disastrose.

Lo studio viene sostenuto anche da altre due agenzie governative – la NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration.

Scrivendo di questo progetto, The New Scientist sottolinea che il coinvolgimento della CIA nella modificazione del clima non dovrebbe essere visto come qualcosa di sinistro.

In effetti, l’interesse principale della CIA nella geoingegneria non sta in alcun uso offensivo. Piuttosto, la comunità dell’intelligence statunitense vede il cambiamento climatico come una potenziale minaccia per la stabilità geopolitica globale, e quindi vuole un’analisi approfondita delle opzioni di mitigazione. ”

I critici non crederanno certamente ad una dichiarazione così ingenua, data la storia della CIA di sovversioni e rovesciamenti di governi stranieri e nel fare qualsiasi cosa per garantire la stabilità geopolitica.

Le armi meteorologiche esistono da decenni, con la ricerca su tali tecniche offensive che risalgono agli anni ‘50. Nel 1997, il Segretario alla Difesa americano William Cohen ammise che le tecniche di modificazione del clima erano state utilizzate attivamente dai governi per oltre 15 anni . L’esercito americano ha utilizzato tecniche di modificazione del clima dalla fine della guerra del Vietnam.

Basta guardare il cielo per aver conferma che i nostri governi, per volere di think tank, gruppi di “ricerca” e delle organizzazioni ambientali radicali, sono già impegnati in questo tipo di programmi. I nostri cieli sono pieni di nuvole artificiali che, palesemente, non sono solamente le normali scie di condensazione degli aerei.

In realtà, come abbiamo riportato l’anno scorso, un progetto sperimentale dell’Università di Harvard, finanziato dal fondatore di Microsoft Bill Gates, ha visto migliaia di tonnellate di particelle di zolfo essere spruzzate sopra il New Mexico, come parte di uno studio di geo – ingegneria, nonostante il fatto che anche gli ambientalisti convinti hanno allertato del pericolo che il processo avrebbe potuto comportare effetti catastrofici sull’ ecosistema della terra .

Questo è solo un esempio di una pratica che ormai è attiva da anni, se non decenni.

Gruppi come l’American Association for the Advancement of Science (AAAS), si incontrano regolarmenteper discutere i programmi di geo – ingegneria, in particolare l’irrorazione di aerosol nell’atmosfera.

I livelli di alluminio, bario e stronzio nella nostra aria, acqua e suolo sono aumentati in modo esponenziale, portando molti a concludere che queste siano le conseguenze degli effetti dei radicali programmi di geo – ingegneria  che sono già in corso.

Un ulteriore studio dello scorso anno ha rivelato che il costo di un massiccio programma per spruzzare particelle nella parte superiore dell’atmosfera per oscurare il sole sarebbe di circa cinque miliardi  di dollari l’anno . Tuttavia, lo studio condotto dagli scienziati americani che scrivono sul Environmental Research Letters  ha completamente omesso di analizzare se un tale massiccio programma di geo – ingegneria sia qualcosa di positivo e quali conseguenze ambientali avrebbe.

Anche il Carnegie Institution Science ha recentemente sostenuto che spruzzare aereosol nell’atmosfera rappresenti un processo che “ridurrebbe del 20 per cento la quantità di luce solare che giunge in via diretta verso la terra” e farebbe sbiadire i cieli azzurri ” verso un bianco nebbioso “, come ha riportato il New Scientist.

Dato il fatto che la maggior parte delle innovazioni nel campo della scienza e della tecnologia sono già in atto anni prima che vengano rese note al pubblico, è ovvio che i programmi di geo – ingegneria basati nello spruzzare particelle in atmosfera sono già in corso.

Ora gli scienziati ammettono che le scie di condensazione degli aerei stanno creando “nubi artificiali” che bloccano il sole. Questa non è più una questione di dibattito. I “teorici della cospirazione“delle scie chimiche, che sono stati ridicolizzati per aver ricordato che a partire dalla metà degli anni ‘90 le scie lasciate dagli aerei a reazione persistevano per ore, formando nuvole artificiali, avevano ragione.

Il Professore Keith Shine , della Reading University , ha detto al Daily Mail che “le nuvole, costituite dai fumi degli aerei potrebbero persistere ‘per ore’, privando le aree che si trovano sotto grande traffico aereo, come Londra e le altre contee, del sole estivo.”

Il rapporto fa anche riferimento ad uno studio del 2009 del Met Office che ha trovato che i venti  ad alta quota non disperdono le scie che poi si trasformano le nubi, coprendo sorprendentemente fino a 20 mila miglia.

Come abbiamo documentato, i programmi di geo – ingegneria, basati soprattutto sull’utilizzo di aerosol artificiali, erano già avviati anni fa, anche presso il Savannah River National Laboratory del Dipartimento dell’Energia (DOE) a Aiken, Carolina del Sud, che nel 2009 iniziò a condurre  studi che prevedevano l’immissione di enorme quantità di particolato, in questo caso “microsfere di vetro con superficie porosa“, nella stratosfera.

Un altro programma sotto l’ Atmospheric Science Program sempre del Dipartimento dell’Energia è diretto a “sviluppare la comprensione globale dei processi atmosferici che controllano il trasporto, la trasformazione e il destino delle tracce di sostanze chimiche e particolato legate al consumo di energia .”

Il sito del DOE afferma che “l’ attuale obiettivo del programma è la forzante radiativa degli aerosol sul clima: la formazione e l’evoluzione degli aerosol e le proprietà di quest’ultimi che influenzano  direttamente e indirettamente il clima e i cambiamenti climatici

Questi programmi stanno già avendo l’effetto di bloccare la luce del sole. L’emergere del fenomeno scie chimiche ha coinciso con una diminuzione media del 22%  della luce solare che raggiunge la superficie terrestre.

Nel 2008, un inchiesta del KSLA ha scoperto che una sostanza che ha raggiunto la superficie da una delle scie chimiche ad alta quota conteneva alti livelli di Bario (6,8 ppm) , piombo (8,2 ppm) e tracce di altre sostanze chimiche tra cui arsenico, cromo, cadmio, selenio e argento. Di questi, tutti tranne uno sono metalli, alcuni sono tossici, mentre diversi si trovano raramente o mai in natura.

Il notiziario si concentra sul bario, “segno distintivo delle scie chimiche“. KSLA ha trovato nei suoi campioni livelli di bario di 6.8 ppm , “più di sei volte il livello tossico fissato dall’EPA.” Il Dipartimento di Qualità Ambientale della Luisiana ha confermato che i livelli elevati di bario erano “molto insoliti“, ma ha commentato che “individuare da dove provenisse era una questione del tutto diversa” nel suo dibattito con KSLA.

KSLA ha anche chiesto a Mark Ryan, direttore del Centro Antiveleni, gli effetti del bario sul corpo umano. Ryan ha commentato che “l’esposizione a breve termine può provocare dolori allo stomaco e al petto e che l’esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna.” Il Centro Antiveleni ha inoltre riferito che l’esposizione a lungo termine, come per qualsiasi sostanza nociva, contribuirebbe a indebolire il sistema immunitario.

Irrorazione di zolfo nell’atmosfera superiore è collegata sia con le catastrofi ambientali che con i problemi di salute umana.

I seguenti effetti sulla salute sono legati all’esposizione allo zolfo.

- Effetti neurologici e variazioni comportamentali
- Disturbi della circolazione sanguigna
- Danni al cuore
- Effetti sugli occhi e sulla vista
- Problemi riproduttivi
- Danni al sistema immunitario
- Disturbi gastrointestinali
- Danni alle funzioni di fegato e reni
- Difetti dell’udito
- Disturbi del metabolismo ormonale
- Effetti dermatologici
- Soffocamento ed embolia polmonare

Anche lo scienziato Mark Watson, favorevole alla geoingegneria, ammette che l’iniezione di zolfo in atmosfera potrebbe portare a “piogge acide, buco nell’ozono o a disturbi nell’andamento climatico.”

Anche il meteorologo Alan Robock, della Rutgers University , ha “creato simulazioni al computer che indicano che le nubi di solfato potrebbero potenzialmente indebolire i monsoni estivi asiatici e africani, riducendo la pioggia che irriga le colture alimentari di miliardi di persone.”

Immaginate se abbiamo innescato una siccità o una carestia nel tentativo di raffreddare il pianeta“, ha detto Robock in una conferenza sulla geoingegneria nel 2010.

Il canadese Action Group on Erosion, Technology and Concentration (ETC), ha chiesto che tali esperimenti vengano fermati. ”Questo esperimento è solo la prima fase di un piano molto più grande che potrebbe avere conseguenze devastanti, tra cui grandi cambiamenti nei modelli meteorologici cosi come provocare una siccità mortale“, ha affermato il gruppo in una dichiarazione scritta.

Fred Singer, presidente dello Science Environmental Policy Project e scettico riguardo le teorie artificiali del riscaldamento globale, avverte che le conseguenze dell’ armeggiare con il delicato ecosistema del pianeta potrebbero portare rischi di vasta portata.

Se si esegue questa operazione su base continua, si potrebbe deprimere lo strato di ozono e causare tutti gli altri tipi di problemi che le persone preferiscono evitare,” ha detto Singer.

Anche Doug Parr, capo scienziato britannico di Greenpeace,  un convinto sostenitore del riscaldamento globale causato dall’uomo – ha bollato i tentativi di manipolare il pianeta come “stravaganti” e “pericolosi“.

LINK: CIA Is Funding Government-Led Chemtrailing Project

DI: Informazione Scorretta


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