Perdita progressiva della memoria, di Sandy Burgener e Prudence Twigg
Penso che tutti possano dire di conoscere qualcuno, vicino o lontano, che soffra di questo problema – che, non dimentichiamolo (tanto per stare in tema di memoria!) non è causato solo dall’Alzheimer.
I suggerimenti che vengono proposti non mirano ad essere un balsamo magico, ma sono pieni di ottimismo e, a costo di ripetersi, insistono sul fatto che bisogna essere ottimisti per affrontare al meglio questo handicap. Spessissimo, molti anziani rinunciano a lottare perché credono che la progressività della malattia non lasci scampo: può esser vero, ma le terapie non farmacologiche suggerite qui, spesso ne rallentano l’andamento.
Ad esempio: mantenere i rapporti sociali, le attività che si facevano prima (anche se adattandole alla nuova situazione), sviluppare interessi nuovi, occuparsi della propria salute… il cervello va stimolato. Se lo si lascia andare per la propria strada, si spegne prima del tempo!!
E, tanto per non essere di parte, riporto qui tre suggerimenti che mi piacciono particolarmente:
- “Per mantenere la capacità di leggere, però, è necessario esercitarsi: ti raccomandiamo di continuare a leggere, tutti i giorni, più a lungo che puoi.”
- “Il tai chi e lo yoga possono avere maggior i benefici, rispetto ad altri tipi di attività fisica, sul tuo funzionamento mentale. Queste discipline, inoltre, implicano movimenti lenti e meditati. La lentezza è un aspetto molto importante per le persone anziani. A quelle con perdita progressiva di memoria, concede quel tempo in più necessario per elaborare le informazioni. Dato che i movimenti implicano lo spostamento del peso corporeo, entrambe le discipline possono aiutare a mantenere e migliorare l’equilibrio.”
- “Esistono anche programmi di scrittura creativa per le persone con perdita progressiva di memoria, utili perché stimolano il pensiero creativo e perché l’utilizzo delle parole sollecita alcune specifiche parti del cervello. Nei programmi di scrittura creativa si può scegliere di scrivere poesie, brevi racconti o altri testi. L’attività di scrittura in sé è stimolante e gratificante.”
Mantenere i propri ruoli il più a lungo possibile e imparare a reagire bene allo stigma che ancora esiste nei confronti delle persone con perdita di memoria progressiva, sono altri due suggerimenti da non prendere alla leggera.
E’ scritto in maniera molto semplice per adattarsi alle capacità degli anziani con questo problema, e usa il “tu”.
Da leggere, perché l’invecchiamento ci riguarderà tutti (tranne quelli che moriranno giovani, ma non vorrei portar sfiga).