Questo scritto non è un appello, ma un atto d’accusa.
Il 25 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Milioni di cittadini andranno a votare per questo o quel partito. Chiunque si scelga è irrilevante. Questo scritto si rivolge a quelli che non si interessano di politica, ma pretendono di votare lo stesso.
Un fetta degli elettori, come dimostrato da vari studi e sondaggi, decide molto spesso nelle 24 ore prima del voto o addirittura in cabina elettorale. Molti di questi non sanno nulla della politica, della società, dei candidati, dell’Unione Europea, ma votano in base
ad emozioni, affinità (è simpatico…) o semplici slogan colti a caso dal leader di turno su vari mezzi (tv, radio, spot su internet, consigli dell’amico, ecc) o per tradizione generazionale. Il loro voto è dettato dal fatto che non gliene frega niente della politica.A queste persone diciamo: lasciate perdere! Non votate. Non perdete tempo a scegliere all’ultimo secondo. Non perdete tempo a mettere una crocetta su un partito o movimento di cui sapete poco o nulla.
A costoro proponiamo di starsene letteralmente a casa o di fare altro. Dato che non avete coltivato l’interesse per questi argomenti, non si capisce per quale motivo dovreste votare. Siate onesti con voi stessi. Se nei mesi precedenti non si è letto siti, giornali, programmi, libri o guardato approfondimenti è inutile andare al seggio.
Questo non è un invito all’astensione o al boicottaggio di questo o quel partito. La suddetta categoria degli “ignoranti politici” è trasversale, presente in qualsiasi forza politica e senza differenza fra ceto, età, categoria e quant’altro. E’ una sferzata in nome dell’onestà intellettuale: basta con il voto di chi non sa nulla.
Per un volta tentate di essere coerenti con i vostri interessi. Anche perchè non essendovi informati su ciò che state votando, molto probabilmente il vostro voto sarà addirittura dannoso per i vostri scopi e affari.
E’ ovvio che nessuno potrà mai scremare i votanti “interessati” da quelli “menefreghisti” e oserei dire: per fortuna. Ma proprio per questo, io accuso i disinteressati facendo leva sulla loro coscienza: basta prenderci per i fondelli. Se nella vostra mente non c’è posto per argomenti come la politica, i partiti, l’europarlamento, ecc, va benissimo. Ognuno è libero di coltivare i propri ambiti e interessi. Ma proprio per questo non venite a mettere becco in argomenti che ignorate dalla mattina alla sera.
Grazie.