Una considerazione curiosa, non credete? Anche perché ci domandiamo: e a fianco di chi era Fini in questi ultimi venti anni? Chi o cosa ha supportato durante la sua carriera parlamentare da quasi due lustri? Con chi ha condiviso strategie politiche, voti, alleanze e leggi, molte delle quali profondamente innovative?
Credo sia politicamente facile (e strategico) per uno come Fini sostenere oggi di essere alternativo all’attuale centrodestra, sostenendo la tesi fallace che questo centrodestra sia conservatore, nel peggiore significato del termine. Eppure basterebbe poco per capire che il suo ragionamento è solo uno specchietto per le allodole, oltremodo infondato. Se il cittadino prestasse maggiore attenzione al suo «gamberonismo», si accorgerebbe che è proprio Fini (con FLI) l’estrema sintesi della conservazione partitocratica italiana che si oppone a qualsiasi riforma del sistema proposta e promossa dall’attuale Governo.
E del resto, a livello ideale è facile confermare la tesi. La destra (quella vera) da sempre si è proposta come forza riformatrice dell’assetto deleterio messo in piedi dalla partitocrazia generata dell’alleanza trasversale PCI-DC. Dall’economia alla giustizia, fino alle istituzioni, ha da sempre tentato di proporre un’opera di riforma che si mantenesse nel solco dell’identità italiana e della legalità. E questo ha fatto fino a oggi, prima tramite l’alleanza AN-FI, e poi tramite il PDL. Ebbene, Fini con Futuro e Libertà, staccandosi da questa destra e opponendosi a essa, ha disatteso in pieno la forza promotrice della tradizione-innovazione, sostenendo politiche e valori che non sono mai stati di destra, e che piuttosto si avvicinano alla sinistra più conservatrice di sempre.
D’altra parte, che Fini ormai non sia più di destra lo sanno anche i sassi, ed è dimostrato pure da come viene accolta la sua figura durante l’annuale commemorazione di Giorgio Almirante, l’ultimo grande segretario del Movimento Sociale Italiano (MSI). Fini – sbucato in un video insieme allo storico segretario – è stato percepito dai commemoranti come il traditore del sogno almirantiano di una destra moderna, seppure ancorata alla tradizione del movimento sociale italiano. Una destra capace nel contempo di tutelare i valori nazionali (e tradizionali dell’identità italiana) e di raccogliere le sfide del futuro, che però certo non stanno nel voto agli immigrati, nel parlamentarismo a oltranza, nella cittadinanza espressa, nei matrimoni gay, o nel giustizialismo antiberlusconiano. Da qui i fischi della destra, quella vera, quella che non dimentica e che nonostante questo, cerca di crescere e rendere migliore questo paese… con o senza Fini.
Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235
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Tags: Alleanza Nazionale, almirante, commemorazione almirante, destra, Fini, futuro e libertà, Gianfranco Fini, movimento sociale Potrebbero interessarti anche:-
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Fini chi!!
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Il Jester
Già, Fini chi???