Per Francesco Santi. Incontro di studi a cento anni dalla nascita

Creato il 17 novembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Francesco Santi

La Fondazione Marini Clarelli e la città di Perugia sabato 22 novembre alle ore 9 ricordano, a cento anni dalla nascita, la figura di Francesco Santi, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e Soprintendente ai monumenti e alle gallerie di Perugia.

La mostra “Francesco Santi. Vita pubblica e privata”: esposizione di documenti, libri e fotografie rimarrà aperta fino al 1° dicembre tutti i giorni dalle 16.00 alle 18.00 festivi inclusi e il venerdì mattina dalle 9.30 alle 12.30. Negli stessi orari sarà anche possibile visitare la Casa Museo degli Oddi Marini Clarelli.

FRANCESCO SANTI

Francesco, figlio di Evandro e di Cesira Piccini, nasce il 25 novembre 1914 a Perugia dove il padre si era trasferito da Spoleto per il suo lavoro di funzionario di Prefettura. Francesco si addottora in legge il 17 gennaio 1938 e poco tempo dopo viene richiamato per il servizio militare e passa cinque anni sotto le armi. Rientra a Perugia dopo l’armistizio dell’8 settembre e si trova coinvolto nelle drammatiche vicende di quei tempi, partecipa all’attività antifascista clandestina e, quale esponente del Partito Liberale fa parte del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale. Intanto nel 1943 si era iscritto alla facoltà di lettere di Roma per intraprendere gli studi storico-artistici. Ristabilito il regime democratico assume importanti responsabilità nelle istituzioni cittadine: è prima vicecommissario e poi vicepresidente dell’Accademia di Belle Arti dove inizia anche a insegnare. Il 17 agosto 1945 entra come avventizio nella Soprintendenza di Perugia con l’incarico di schedare le opere d’arte. Nel 1949 vince un posto di segretario, ma continua a svolgere le mansioni di ispettore. Nel 1966 viene nominato direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria della quale cura un nuovo allestimento. Nel 1970 sposa Barbara Marini Clarelli. Nel 1973 diventa Soprintendente e due anni più tardi assume la direzione della Soprintendenza di Perugia. Si ritira a vita privata nel 1979. Muore a Perugia il 29 gennaio 1993. L’opera critica di Francesco Santi consta di ben 110 titoli.



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