La morte è catarsi?
Frictional Games, responsabile di Amnesia e il futuro SOMA, si è pronunciata su Alien: Isolation attraverso la voce di Thomas Grip, che si è lamentato di due aspetti da lui ritenuti deficitari per un titolo horror. Alien: Isolation vuole rilanciare il franchise riportandolo sui territori marcati dal primo, indimenticabile film, rendendolo un survival horror in soggettiva dove il giocatore è in balia del celebre xenomorfo, alla stessa maniera della povera Ripley dell'originale. Un territorio in piena linea con quello di Grip insomma, che ha saputo dimostrare con Amnesia la piena padronanza con il genere.
Secondo Thomas, Alien: Isolation soffre di due problematiche di design che stonano in una meccanica horror. La prima è la morte del personaggio, che rappresenta per il giocatore un effetto catartico sulla tensione accumulata: "Guardare una scena gore non fa paura, è rilassante. Un gioco horror dovrebbe evitare una cosa simile". Sostanzialmente dopo la morte, che è già un colpo alla sospensione dell'incredulità, il meccanismo di tensione nel giocatore cambia completamente, allentandosi e focalizzando sui timori di dover ripetere la missione. Il suo approfondimento sul concetto di morte nel videogioco è molto interessante: "Penso che a un certo punto del gioco sia necessaria, ma quando il giocatore la subisce dovrebbe essere vissuta come un fallimento".
L'altro problema riguarderebbe il comportamento dei mostri, in certe occasioni poco credibile, come il fatto di poter individuare il giocatore nascosto sotto un tavolo semplicemente guardando nella sua direzione. Thomas crede che in un titolo horror, per quanto riguarda i nemici "meno si vede, meglio è", sottolineando il fatto che non è molto conveniente mostrarli nelle cutscene, che poi era stata proprio la filosofia di Scott per il primo Alien, con la differenza che l'effetto novità è ovviamente svanito.
Si tratta di opinioni soggettive e tranquillamente opinabili, ma che rivelano aspetti di uno sviluppatore decisamente interessato a una visione adulta del genere, a ogni modo degna di rispetto.
Fonte: DSOgaming