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Per il Quirinale non Gino Strada, ma incontri segreti come quello di stasera fra Renzi e Berlusconi

Creato il 15 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il presidente della Repubblica democratica italiana non dovrebbe essere un campione della politica, un vincitore nella gara per la conquista del voto. Il suo ruolo dovrebbe essere quello di garante della Costituzione e dei suoi princìpi nell’Italia del suo tempo. Compito che Napolitano e i suoi predecessori non hanno svolto sino in fondo – o non hanno potuto, secondo le interpretazioni.
Gino Strada con Emergency, come anche altre associazioni di volontariato, ha dato corpo e anima all’essenza della Costituzione italiana più di tanti uomini di partito. Quel che ha fatto Gino Strada lo dichiara il suo operato, non i suoi proclami. È indigeribile nel quadro della Nato e delle alleanze internazionali in cui l’Italia si è inserita senza autonomia sufficiente e senza pensare a un’alternativa. Alleanze che prevedono guerre in serie.
La Costituzione vuole che lo Stato dia i servizi essenziali gratuitamente: sanità, scuola, tutela dei diritti umani, sociali, civili, economici, una politica economica. I privati svolgono un ruolo indispensabile, senza il quale la Repubblica muore, ma lo dovrebbero svolgere senza far concorrenza allo Stato.
Strada piace molto al M5S: un presidente di così grande valore dovrebbe essere inserito in un quadro di alleanze internazionale preparato appositamente. Non si può eleggerlo e poi buttare l’Italia fuori dalle alleanze internazionali senza alternativa. Manca la politica estera, non manca la personalità a Gino Strada, che quando parla di diritti umani e cure gratuite sembra un alieno eppure non fa che proclamare valori semplicissimi, civili, indispensabili. Se sanità e scuola e altri servizi sono pagati da un’equa tassazione, non dai ticket, l’economia può riprendere vita. Ma non andrà così.
Non saranno figure così luminose come Strada a confezionare il prossimo capo dello Stato.
L’incontro “privato” tra Renzi e Berlusconi confonde le carte, semina caos e tempesta, anche perché i cittadini sono estromessi, non possono nemmeno ascoltare, assistere, non devono sapere.
Il Pd dirà che vuole fare, Berlusconi vuole salvarsi dalla prigione o comunque dalle condanne, e per lui Renzi rappresenta una via d’uscita senza fare i conti con la magistratura, il M5S dovrebbe essere in Parlamento ma latita, oltre a presentare proposte in assenza del governo.

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