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Per l'Oratorio San Vittore dall'omosessualità si può guarire

Da Lametamorfosiftm
Per l'Oratorio San Vittore dall'omosessualità si può guarireVenerdì sera 4 febbraio, si è tenuto dalle ore 21 un incontro presso l'Oratorio San Vittore di Verbania Intra, che ha avuto come unico ospite Luca Di Tolve, rappresentante del Gruppo Lot – Regina della Pace, associazione che sostiene le teorie di guarigione dell'omosessualità di Joseph Nicolosi, sedicente psicologo americano più volte smentito dalla comunità scientifica internazionale (alleghiamo la presa di posizione dell'Ordine Nazionale degli Psicologi).
All'incontro organizzato dall'Oratorio, Luca di Tolve ha raccontato la sua storia dando un'immagine dell'omosessualità come originata dalle sofferenze dovute alla separazione dei genitori, dall'ambiente famigliare negativo, da una cattiva consulenza psicologica; omosessualità a suo avviso portatrice di infelicità, sregolatezza e malattie. Ad un certo punto ha raccontato di aver abbracciato le teorie di Nicolosi, avuto un'esperienza miracolosa ed essere diventato eterosessuale.
Luca Di Tolve ha definito, in conclusione, le persone omosessuali come incapaci di amare.
Moltissimi i ragazzi giovani presenti, molti i genitori e gli altri interessati.
Tra il pubblico presenti anche i nostri volontari e alcuni genitori di Agedo Verbania (Associazione Genitori di Omosessuali).
“Troviamo gravissimo che l'Oratorio abbia deciso di utilizzare pregiudizi e luoghi comuni per parlare di omosessualità e ancor peggio abbia sostenuto, invitando Luca Di Tolve, le terapie di guarigione dell'omosessualità” dichiara Marco Coppola – presidente di Arcigay Verbania – e continua: “soprattutto per il ruolo educativo che l'Oratorio ha non può dimenticare non solo che l'omosessualità non sia una malattia, come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma che l'unico intervento psicologico, educativo e umano possibile nei confronti di ragazze e ragazzi con problemi di accettazione della propria omosessualità sia proprio quello dell'ascolto e dell'aiuto all'accettazione di sé e non alla negazione del proprio orientamento sessuale” e conclude: “lesbiche e gay amano esattamente come tutte le altre persone e a questo aggiungo che molti di noi vivono pienamente la propria fede cristiana.
Sappiamo pertanto con certezza che molti sacerdoti accolgono noi e i nostri amori all'interno della Chiesa senza problemi, comprendendo e non giudicando, dando valore ai sentimenti e alla nostra dignità”.
Molti in sala, genitori e giovani adolescenti che partecipano alla vita dell'Oratorio, hanno espresso la loro disapprovazione alle parole di Luca Di Tolve dimostrando invece piena solidarietà nei confronti di lesbiche e gay.
Nel rispetto delle esperienze di tutti ma consapevoli dei danni che immagini e parole come queste possono avere nei confronti di giovani e adulti soprattutto in momenti di sofferenza, chiederemo immediatamente un incontro con la Parrocchia e l'Oratorio, per capire se quest'atteggiamento sia conseguenza di una volontà precisa di esclusione e denigrazione delle persone omosessuali oppure, come speriamo, espressione di una profonda non conoscenza della nostra reale condizione e delle più basilari nozioni scientifiche sull'argomento.
Arcigay Nuovi Colori Verbania
Comitato di riferimento per il Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli
(fotografia solo illustrativa da wikicommons)
Fonte: http://www.arcigay.it/l039oratorio-san-vittore-dall039omosessualit%C3%A0-si-pu%C3%B2-guarire
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta

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