Il cibo, il cammino, il sonno,
tutto era diviso con te…
Non so mangiare da solo, in pace,
mi pesa ogni pezzo di pane
che non posso più darti,
… la passeggiata che mi facevi fare
ora è troppo fiacca, troppo ordinata,
e mi addormento in un letto infinito
senza di te incollata al mio fianco.
In fondo alle scale il silenzio,
il silenzio entrando in casa,
non vedere più il buio
squarciato dai tuoi piccoli occhi
e dai candidi salti alle gambe,
non udire più i suoni di festa
che lanciavi correndomi incontro
se tornavo anche dopo un istante…